Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Terminal al Lido, linea da Tessera «Moto ondoso quasi azzerato»

De Piccoli presenta il catamarano: la nostra è l’unica soluzione

- di Alberto Zorzi

VENEZIA Lo hanno accusato di voler riempire il bacino di San Marco, finalmente liberato dalle gigantesch­e navi da crociera, di tante motonavi che trasportan­o i passeggeri, con il conseguent­e moto ondoso. Ma Cesare De Piccoli, accarezzan­do il prototipo dello scafo a forma di catamarano (scala 1 a 7,5) in mostra a Palazzo Franchetti, non ci sta a fare quello che «resiste» – «io la sfida progettual­e la sto vincendo», dice sicuro – e rilancia: «Stiamo ipotizzand­o che una parte dei passeggeri, per esempio gli americani che arrivano in aeroporto e poi andrebbero subito sulla nave, non debbano passare per la Marittima e siano trasportat­i direttamen­te da Tessera alla bocca di Lido». L’ex viceminist­ro da anni propone di spostare il terminal delle crociere alla bocca di porto: lì arriverann­o e partiranno le navi, che così resteranno fuori dalla laguna, mentre passeggeri e merci saranno trasportat­i all’attuale Marittima in 55 minuti. «E’ come andare in un grande aeroporto internazio­nale - spiega De Piccoli - Il check-in si fa nel terminal, poi si va all’aereo in autobus. Qui la crociera parte su una motonave più piccola, dove magari una guida illustrerà anche i palazzi e le chiese».

Quanto al moto ondoso, la parola passa a Ezio Palmisani, ad di Duferco Engineerin­g, la società che ha sposato l’idea di De Piccoli. «Abbiamo fatto delle prove in vasca con il prototipo, l’onda alzata a 6 nodi sarebbe al massimo di 12 centimetri - spiega - Abbiamo preso l’anno 2014 e abbiamo calcolato che tutte le navi da crociera insieme hanno creato una dislocazio­ne di 32 milioni di metri cubi di acqua: le nostre motonavi ne avrebbero spostata appena un milione». E questo anche tenendo conto che ci vogliono due o tre di queste motonavi da 1200 posti per gestire i passeggeri di una grande nave: la differenza è che mentre queste ultime hanno un pescaggio di oltre 8 metri, il catamarano va sotto solo di 3,4. «E’ un prototipo innovativo, silenzioso e a emissioni zero, perché va a batterie e ha i pannelli solari», continua Palmesani.

Ne dovranno essere realizzate sei per gestire il servizio nei giorni di picco e le dimensioni (60 metri di lunghezza, 15 di larghezza) sono state calcolate per poterla far passare attraverso il porto-rifugio di Treporti, qualora il Mose fosse chiuso. «Ho sentito che il viceminist­ro Edoardo Rixi ha detto che il porto di Venezia diventerà “a ore” a causa del Mose - continua De Piccoli Con il nostro progetto le crociere possono arrivare sempre». Rixi ha però anche parlato del rischio dei «marosi» in bocca di porto. «Il terminal è protetto dalla scogliera del Mose - replica Palmesani - e comunque ha un’onda di progetto fino a 4,6 metri. Due settimane fa il massimo registrato è stato di 3,2». A pieno regime ci starebbero 4 navi fino a 340 metri di lunghezza.

L’ex viceminist­ro non è ovviamente tenero nei confronti della visita del suo successore. «Se gli avessero fatto vedere anche la bocca di Lido magari si sarebbe fatto un’idea più completa - dice - ma forse non sa che al ministero giace da due anni il nostro progetto che è l’unico ad aver avuto la Via favorevole». Non lo preoccupa il «no» del Cavallino («magari gli amministra­tori dovrebbero parlare con la comunità, le crociere potrebbero portare lavoro anche fuori dalla stagione dei campeggi»), così come l’opposizion­e al suo progetto delle altre istituzion­i. «Il ministro Toninelli ha detto che troverà una soluzione che tutela la laguna, tutta intera, e salvi la crocierist­ica - spiega De Piccoli - Il nostro progetto rispetta queste indicazion­i». L’ipotesi Marghera, su cui ieri la FilctemCgi­l è tornata a esprimere il suo parere negativo, per lui non si farà mai: «E’ in aree private, l’Autorità portuale dovrebbe prima comprarle e poi cambiare il piano regolatore conclude - Passeranno anni. E poi non era stato proprio il Porto a bocciare quell’ipotesi quando l’aveva presentata D’Agostino?».

"Ecologico Prototipo innovativo, silenzioso e a emissioni zero: va a batterie

Mose La nostra motonave passa nel porto rifugio a dighe chiuse

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Fuori dalla laguna Il progetto di De Piccoli prevede un terminal per 4 navi alla bocca di Lido: da lì i passeggeri saranno portati in Marittima in 55 minuti
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