Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Terminal al Lido, linea da Tessera «Moto ondoso quasi azzerato»
De Piccoli presenta il catamarano: la nostra è l’unica soluzione
VENEZIA Lo hanno accusato di voler riempire il bacino di San Marco, finalmente liberato dalle gigantesche navi da crociera, di tante motonavi che trasportano i passeggeri, con il conseguente moto ondoso. Ma Cesare De Piccoli, accarezzando il prototipo dello scafo a forma di catamarano (scala 1 a 7,5) in mostra a Palazzo Franchetti, non ci sta a fare quello che «resiste» – «io la sfida progettuale la sto vincendo», dice sicuro – e rilancia: «Stiamo ipotizzando che una parte dei passeggeri, per esempio gli americani che arrivano in aeroporto e poi andrebbero subito sulla nave, non debbano passare per la Marittima e siano trasportati direttamente da Tessera alla bocca di Lido». L’ex viceministro da anni propone di spostare il terminal delle crociere alla bocca di porto: lì arriveranno e partiranno le navi, che così resteranno fuori dalla laguna, mentre passeggeri e merci saranno trasportati all’attuale Marittima in 55 minuti. «E’ come andare in un grande aeroporto internazionale - spiega De Piccoli - Il check-in si fa nel terminal, poi si va all’aereo in autobus. Qui la crociera parte su una motonave più piccola, dove magari una guida illustrerà anche i palazzi e le chiese».
Quanto al moto ondoso, la parola passa a Ezio Palmisani, ad di Duferco Engineering, la società che ha sposato l’idea di De Piccoli. «Abbiamo fatto delle prove in vasca con il prototipo, l’onda alzata a 6 nodi sarebbe al massimo di 12 centimetri - spiega - Abbiamo preso l’anno 2014 e abbiamo calcolato che tutte le navi da crociera insieme hanno creato una dislocazione di 32 milioni di metri cubi di acqua: le nostre motonavi ne avrebbero spostata appena un milione». E questo anche tenendo conto che ci vogliono due o tre di queste motonavi da 1200 posti per gestire i passeggeri di una grande nave: la differenza è che mentre queste ultime hanno un pescaggio di oltre 8 metri, il catamarano va sotto solo di 3,4. «E’ un prototipo innovativo, silenzioso e a emissioni zero, perché va a batterie e ha i pannelli solari», continua Palmesani.
Ne dovranno essere realizzate sei per gestire il servizio nei giorni di picco e le dimensioni (60 metri di lunghezza, 15 di larghezza) sono state calcolate per poterla far passare attraverso il porto-rifugio di Treporti, qualora il Mose fosse chiuso. «Ho sentito che il viceministro Edoardo Rixi ha detto che il porto di Venezia diventerà “a ore” a causa del Mose - continua De Piccoli Con il nostro progetto le crociere possono arrivare sempre». Rixi ha però anche parlato del rischio dei «marosi» in bocca di porto. «Il terminal è protetto dalla scogliera del Mose - replica Palmesani - e comunque ha un’onda di progetto fino a 4,6 metri. Due settimane fa il massimo registrato è stato di 3,2». A pieno regime ci starebbero 4 navi fino a 340 metri di lunghezza.
L’ex viceministro non è ovviamente tenero nei confronti della visita del suo successore. «Se gli avessero fatto vedere anche la bocca di Lido magari si sarebbe fatto un’idea più completa - dice - ma forse non sa che al ministero giace da due anni il nostro progetto che è l’unico ad aver avuto la Via favorevole». Non lo preoccupa il «no» del Cavallino («magari gli amministratori dovrebbero parlare con la comunità, le crociere potrebbero portare lavoro anche fuori dalla stagione dei campeggi»), così come l’opposizione al suo progetto delle altre istituzioni. «Il ministro Toninelli ha detto che troverà una soluzione che tutela la laguna, tutta intera, e salvi la crocieristica - spiega De Piccoli - Il nostro progetto rispetta queste indicazioni». L’ipotesi Marghera, su cui ieri la FilctemCgil è tornata a esprimere il suo parere negativo, per lui non si farà mai: «E’ in aree private, l’Autorità portuale dovrebbe prima comprarle e poi cambiare il piano regolatore conclude - Passeranno anni. E poi non era stato proprio il Porto a bocciare quell’ipotesi quando l’aveva presentata D’Agostino?».
"Ecologico Prototipo innovativo, silenzioso e a emissioni zero: va a batterie
Mose La nostra motonave passa nel porto rifugio a dighe chiuse