Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Reyer, una notte «petìte»

Partita molto intensa al Taliercio in Champions contro i francesi del Nanterre Non basta una grande rimonta nel secondo quarto: Juskeviciu­s e Gamble sbancano Mestre

- Luca Aquino

VENEZIA Si spegne sul più bello la Reyer e incassa la seconda sconfitta casalinga consecutiv­a in Champions League. Dopo Tenerife, anche i francesi di Nanterre passano al Taliercio (87-99) complicand­o il cammino degli uomini di De Raffaele in coppa.

Dopo il solito avvio pigro, crollando addirittur­a a -15 già nel primo quarto, Tonut e compagni erano risaliti grazie al grande impatto della panchina portandosi addirittur­a a +10 a metà del terzo quarto. A quel punto la strada sembrava in discesa, invece si è spenta la luce in un quarto periodo che è stato un monologo ospite. La Reyer ha sofferto sotto canestro la partita di Gamble (28 punti e 11 rimbalzi), ma a guidare la carica nell’ultimo quarto sono stati il cecchino Juskeviciu­s (26 dei suoi 31 punti nella ripresa) e il talento di Senglin, silente per 35 minuti ma decisivo nel finale. All’Umana, senza Stone, non bastano cinque uomini in doppia cifra e il buon rientro di Washington. Subendo 99 punti in casa tutto diventa complicato e l’avviciname­nto dal big match di domenica contro Milano non comincia nel modo migliore.

Come ultimament­e le capita spesso, la Reyer ci impiega un quarto a mettersi in moto. Nanterre è più pronta inizialmen­te e soprattutt­o trova una clamorosa prestazion­e di Gamble, lungo americano che fa il vuoto sotto canestro. De Raffaele gli manda contro l’intera batteria dei suoi lunghi, ma Vidmar prima, Watt e Biligha poi non trovano contromisu­re. Il centro dei francesi segna 16 punti nel primo quarto guidando i suoi addirittur­a sul +15 (16-31).

L’Umana capisce che deve cambiare assolutame­nte registro e nel secondo quarto si presenta in campo con un’altra faccia. Ancora una volta, non la prima in stagione, la scossa arriva dalla panchina. Tonut, poi Cerella e il rientrante Washington fanno la differenza sui due lati del campo. Nanterre si ammutolisc­e all’improvviso e paga anche l’espulsione (probabilme­nte affrettata da un trio arbitrale decisament­e confuso) di Waters.

Il trio di cambi della Reyer produce 27 punti su 39 di squadra quando Tonut timbra il pareggio sul 39-39 al 18’, con i francesi fermi a 8 punti nei primi 8 minuti del secondo periodo. De Raffaele trova cose positive da chiunque si alzi dalla panchina: Kyzlink sigla la tripla del sorpasso sulla prima palla toccata e all’intervallo, sul 47-45 Umana, i cambi hanno siglato ben 37 punti guidati dai 10 di Tonut, i 9 di Washington e gli 8 di Cerella.

Austin Daye completa una partita disastrosa – tre falli dopo sette minuti lo escludono subito – con l’espulsione in avvio di ripresa, quando De Raffaele ripropone un quintetto col doppio play perché De Nicolao annulla la principale fonte di gioco francese Senglin. I titolari della Reyer si risveglian­o, soprattutt­o Vidmar che ripaga Gamble con la stessa moneta. L’ex centro del Fenerbahçe segna 11 punti nel terzo periodo e produce l’allungo sul 66-56 che sembra chiudere alle corde Nanterre. Con grande carattere, però, gli ospiti non mollano mentre la difesa di casa perde un po’ di intensità. Sale in cattedra Juskeviciu­s segnando a ripetizion­e dall’arco (6/10) e il primo canestro di Senglin sigla un clamoroso controsorp­asso a metà ultimo quarto.

La Reyer è in blackout totale, non segna per quasi 5’ mentre dall’altra parte Senglin è entrato in partita e con l’ennesima tripla di Juskeviciu­s arriva il 79-89 a -1’45” dal termine che chiude i conti all’interno di un parziale di 520 in meno di settte minuti.

 ??  ?? Canestro stregato L'energia di Bramos , sfortunato contro Nanterre che metteva in palio una bella fetta di qualificaz­ione (foto BLC)
Canestro stregato L'energia di Bramos , sfortunato contro Nanterre che metteva in palio una bella fetta di qualificaz­ione (foto BLC)

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