Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Salute come Montmartre «Venezia capitale della libertà religiosa»

Aperto il ponte votivo. Chiesa «rossa» per i martiri

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ha dialogato con il mondo e rispetta le religioni, per questo motivo crediamo e sosteniamo questa iniziativa, perché arrivi alle orecchie di chi si occupa di diritti umani», ha sottolinea­to l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini.

Un simbolo semplice e diretto perché, come ha ricordato il patriarca «abbiamo bisogno di segni non perché viviamo in un mondo incantato, ma perché i simboli affermano qualcosa che riguarda l’uomo». «Tingere di rosso gli edifici più significat­ivi vuol dire mandare un messaggio che non ha bisogno di essere tradotto in linguaggi perché è universale — ha sottolinea­to — . I nostri i ragazzi porteranno a casa un modo diverso di guardare la quotidiani­tà». Il pellegrina­ggio partirà alle 18.15 in piazza San Marco per arrivare alla Salute un’ora dopo quando la Basilica e l’acqua si colorerann­o di rosso per la testimonia­nza di monsignor Botros Fahim Awad Hanna, vescovo copto cattolico della diocesi di Mynia in Egitto.

Intanto il ponte votivo è stato aperto ieri mattina per permettere ai veneziani di rivivere l’antico voto fatto dalla Vergine per liberazion­e della città dalla peste. «La festa ha un significat­o profondo per la storia della città ma in questo momento anche per la difesa dei cristiani nel mondo, una difesa della nostra identità e dei nostri valori che sono anche i valori fondativi dell’Europa, e l’Europa dovrebbe ricordarse­lo», ha detto il sindaco Luigi Brugnaro. ( f. b.)

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