Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ex popolare insolvente Bankitalia si chiama fuori dal processo civile
VENEZIA Veneto Banca, Bankitalia non fornisce i dati richiesti dai giudici civili impegnati a giudicare in appello la sentenza che aveva dichiarato l’insolvenza. L’elemento, alla vigilia della nuova udienza di oggi, emerge sulla base della relazione inviata a Venezia la scorsa settimana. E i commissari liquidatori correggono il dato degli 800 milioni di crediti deteriorati tornati in bonis: erano 21.
vita a sette realtà: prima della Berti Scl ci sono stati il Centro Moda Polesano di Rovigo, inaugurato ieri, e ancora Sportarredo, sempre nel Veneziano, le aziende Zanardi e D&C Modelleria di Padova, la Kuni e la Fonderia Dante nel Veronese. Per lo stabilimento di Tessera erano scesi in campo 22 lavoratori, che nel novembre del 2015 si costituirono in cooperativa e, quattro mesi dopo, iniziarono a riattivare gli spazi produttivi. A maggio dello scorso anno il
bilancio era finalmente tornato in utile, nonostante la crisi dell’edilizia, dimostrando la validità del progetto. In mezzo, il lavoro con Legacoop ma anche i 330 mila euro che i dipendenti hanno dovuto investire, proprio quando rischiavano di restare a terra.
Una scommessa, insomma, in cui la fortuna però c’entra poco: si punta sulle proprie capacità, su cinquant’anni di esperienza nel settore. Oggi Berti Scl è persino cresciuta, conta su 37 occupati, e dopo tre anni di affitto dal curatore fallimentare si è aggiudicata la gara pubblica competitiva per la proprietà. E può iniziare a investire sul futuro.