Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Via libera a 323 posti barca ma il Consiglio si divide
Rinviato il nuovo regolamento: troppi emendamenti
VENEZIA In linea di principio erano tutti d’accordo, tanto che l’opposizione ha proposto un emendamento che prevedeva la prelazione e gli sconti per i veneziani votato quasi all’unanimità, ma al momento del voto il consiglio comunale si è frantumato e lo studio di fattibilità (con tanto di variante urbanistica) per 323 posti barca per la sosta breve in 13 punti aree di centro storico e isole, ottiene solo il voto della maggioranza. Ventidue favorevoli, sei astenuti e quattro non votanti : i tre consiglieri del Movimento Cinque Stelle e Renzo Scarpa del Gruppo Misto. «E’ la stessa delibera a dire che potrebbe non esserci la copertura totale, questo ci porta a dubitare nella sua legittimità», ha detto Scano. «Non ci sono costi, introiti, approfondimenti, è una delibera incompleta seppur condivisibile: non partecipare al voto è la logica conseguenza per salvare sé stessi da eventuali responsabilità», ha aggiunto Scarpa. In effetti i 3,2 milioni di euro di investimento complessivo potrebbero non bastare per i 323 posti, ma saranno le singole delibere ad prevedere la spesa, quello approvato ieri sera era solo lo studio di fattibilità, sottolinea la giunta. Gli emendamenti (presentati dalla pd Sambo e 5s Visman) che prevedono agevolazioni tariffarie e posti per i veneziani hanno avuto il via libera trasversale ad eccezione del fucsia critico Pellegrini («Non mi sembra il momento per stabilirlo, adesso stiamo affrontando il tema generale»). I posti barca sono distribuiti tra Mazzorbo, Sant’Erasmo, Malamocco, Alberoni, Pellestrina nella prima delibera, Santa Lucia, San Giobbe, Misericordia, Bacini, Quintavalle e Murano nella seconda. Il fucsia Crovato ha proposto posti aree anche a Forte Marghera e all’isola di San Michele
Intanto il consiglio di ieri non ha votato il regolamento interno. Troppi i 153 emendamenti presentati, che non ottenuto le verifiche tecniche. Ma c’era anche qualche mal di pancia nella maggioranza oltre che nell’opposizione per i tempi ridotti degli interventi e per i nomi declinati solo al maschile. «Abbiamo rinviato la discussione alla prossima settimana — spiega la presidente del consiglio Linda Damiano — Adesso ci incontreremo con i capogruppo per vedere se ci sono margini per apportare ulteriori cambiamenti». (f. b.)
"Scano Non c’è la copertura totale, dubito sulla sua legittimità
La giunta E’ solo lo studio di fattibilità. Coperture sui singoli interventi