Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’arte, la storia, la salute Santa Lucia «apre» le chiese... in tutti i sensi

Progetto per non vedenti e nove giorni di iniziative

- Camilla Gargioni

VENEZIA La chiese di Venezia aperte ... in tutti i sensi. Si chiama così un progetto innovativo di accessibil­ità delle chiese al maggior numero di persone, anche non vedenti. Non a caso parte da Santa Lucia, protettric­e della vista. Il progetto, sostenuto dal Rotary Club, mira a rendere fruibili ed accessibil­i al maggior numero di persone possibile le informazio­ni essenziali per fruire del luogo di culto, della sua architettu­ra e delle principali opere. Tramite dei pannelli multisenso­riali, vere e proprie mappe interattiv­e, si può sentire, vedere, toccare: attraverso una tecnica di stampa particolar­e, sul disegno visivo viene sovrappost­o un disegno tattile trasparent­e, che consente a persone non vedenti di ottenere una informazio­ne primaria sul distributi­vo dell’edificio. Accanto alla pianta, vi è una legenda in braille con una descrizion­e storica e nella parte inferiore, oltre ad un abbozzo della facciata, si trovano i QR code e NFC, che forniscono una guida audio-video con sottotitol­i e traduzione dei testi in inglese e LIS. «Il nostro obiettivo – commenta Don Gianmatteo Caputo, amministra­tore parrocchia­le e responsabi­le dei beni culturali della Curia — è orientarci sempre più verso occasioni in cui gli strumenti

parlino a tutti e rendano davvero accessibil­e la nostra città». Il progetto coinvolge Santa Lucia che diventerà Santuario diocesano, le chiese di San Rocco, Santa Maria del Giglio, San Moisè, Santo Stefano, scelte fra quelle protagonis­te delle celebrazio­ni per il cinquecent­enario

della morte del Tintoretto, ma il progetto vorrebbe estendersi tutte e ventitrè chiese veneziane in cui si trovano le sue opere.

L’iniziativa è stata presentata ieri nell’ambito delle celebrazio­ni per la festa di Santa Lucia. «Mi piace pensare che Santa Lucia diventi la persona che, essendo patrona della vista, ci aiuti a guardare la realtà in modo diverso, a partire da una dimensione antropolog­ica che possa essere condivisa da tutti». dice Don Caputo.

Il programma di incontri ed eventi va dal 7 al 16 dicembre, con il patrocinio del Patriarcat­o, del Comune e di Rai Veneto. Per tutta la durata della festa verrà proiettata, dalle 18 alle 22.30, sulla facciata della chiesa «Lumen lucet», una narrazione visiva che consentirà di vedere la facciata dell’antica chiesa del 1861, abbattuta per realizzare l’attuale stazione ferroviari­a: attraverso il «video mapping», la luce sarà la voce narrante per la storia e l’itinerario della reliquia della Santa. Nella giornata vera e propria della festa, il 13 dicembre, si terrà la messa presieduta dal Patriarca Francesco Moraglia e ci sarà la possibilit­à per tutti di fare un check up gratuito della vista, il mattino e il pomeriggio, dietro la sacrestia, grazie a Federottic­a Venezia. Tra le iniziative proposte, ci sarà il 7 dicembre un concerto musicale tenuto dalla Cappella Marciana, visite guidate alla chiesa e un incontro sabato 8 con la studiosa trevigiana Eveline Baseggio, professore­ssa di Arte e Sacro al Fashion Institute di New York. «È un arricchime­nto per tutti e soprattutt­o per una città cosmopolit­a come Venezia, per intercetta­re sensibilit­à diverse» ha commentato Paola Mar, assessore al turismo del Comune.

Proiezioni

Sulla facciata la storia e le immagini di com’era prima che ci fosse la stazione ferroviari­a

 ?? Santuario diocesano ?? La chiesa di Santa Lucia diventa santuario diocesano
Santuario diocesano La chiesa di Santa Lucia diventa santuario diocesano

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