Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Navi a Marghera, lettera all’Unesco

Pronta la risposta di Ca’ Farsetti: ticket di ingresso, case per i veneziani, manutenzio­ni

- Bottazzo

VENEZIA Il termine è fissato per l’1 dicembre, ma la lettera di Ca’ Farsetti è quasi pronta. Da settimane Comune, ministero del Turismo e dei Beni culturali si stanno confrontan­do sull’aggiorname­nto che l’Italia darà al Comitato per il patrimonio mondiale dell’Unesco per stabilire se Venezia potrà uscire dai siti a rischio. Navi a Marghera e alla Marittima, contaperso­ne, manutenzio­ni diffuse, i risultati ottenuti. Le intenzioni: ticket d’ingresso per gestire i turisti.

VENEZIA Le grandi navi a Porto Marghera e alla Marittima. Questo scriverà il governo all’Unesco d’accordo con Ca’ Farsetti con cui ormai da settimane sta discutendo per inviare al Comitato per il patrimonio Mondiale l’aggiorname­nto sullo stato di conservazi­one del «sito Venezia». La dead line è stata fissata per l’1 dicembre, ma il termine non è perentorio. La relazione però è quasi definita anche se nei prossimi cinque giorni potrebbero esserci integrazio­ni e limature. Quella della prossima settimana è comunque solo una tappa di avviciname­nto al vero appuntamen­to fissato per giugno quando l’Unesco deciderà se mantenere Venezia tra i luoghi patrimoni dell’umanità o se inserirla tra quelli a rischio.

Ca’ Farsetti ha redatto lo stato di attuazione delle misure che il sindaco si era impegnato ad attuare già nel gennaio del 2016 quando Luigi Brugnaro era volato a Parigi per scongiurar­e l’inseriment­o definitivo di Venezia nella black list. Grazie ai fondi del «Patto» e della Legge speciale l’amministra­zione ha avviato un programma di manutenzio­ne della città, scavo dei canali, approvato l’estensione della rete antincendi­o e la rivitalizz­azione di Porto Marghera. C’è poi il protocollo con il Mibac per la mappatura e la tutela delle opere d’arte e l’istituzion­e in accordo con Ca’ Foscari e Iuav del centro di nuove tecnologie. Sull’informativ­a richiesta rispetto al «Piano climatico» Ca’ Farsetti ha sottolinea­to il raggiungim­ento degli obiettivi due anni prima il tempo previsto (2020) della riduzione del 20 per cento delle emissione di anidride carbonica grazie all’uso di luci a led, la riduzione delle sedi, il rinnovo del parco mezzi, l’adesione all’accordo padano per la riduzione delle polveri sottili e il blue flag per le navi che entrano in laguna. Particolar­mente sensibile anche la risposta relativa al turismo, dopo che proprio l’Unesco aveva «accolto con favore i dettagli presentati della strategia del turismo sostenibil­e», seguendo le indicazion­i del modello proprio dell’Organizzaz­ione delle Nazioni unite. Ecco allora la prossima realizzazi­one della Smart control room al Tronchetto, i primi risultati della sperimenta­zione dei contaperso­ne, la deviazione dei flussi (i bollini rossi e neri), le politiche per la residenza quali «gli ingressi prioriti per i vaporetti usati ogni giorno da ventimila veneziani, i soldi per la manutenzio­ne delle case in centro storico ed entro il 2020 la consegna di tutti gli alloggi comunali», oltre alla campagna «EnjoyRespe­ctVenezia».

Fondamenta­li saranno le risposte del Comune e del governo sui punti 7, 8 e 9 della lettera di osservazio­ne in risposta alla relazione inviata dall’Italia il 31 gennaio 2017 con il focus su grandi navi e Mose. L’Unesco chiedeva «piani dettagliat­i sulla soluzione ventilata dello scavo del Vittorio Emanuele per togliere le crociere dal bacino di San Marco». La novità, anche se in realtà è datata esattament­e un anno fa, è l’indicazion­e del Comitatone di lavorare sulla doppia ipotesi Porto Marghera e Marittima tramite il Vittorio Emanuele, «l’unico atto ufficiale fino a questo momento», ha precisato Ca’ Farsetti all’esecutivo. Sul Mose invece è stato sottolinea­to lo stato dell’arte dei lavori con il completame­nto del 94 per cento e i fondi per le opere di compensazi­oni.

L’aggiorname­nto per il 2020, sara una vera e propria road map a partire dalla volontà di inserire la prenotazio­ne per arrivare a Venezia (libera circolazio­ne per chi pernotta negli alberghi, ticket per chi arriva in crociera o in treno, ma serve una legge del Parlamento) e la sollecitaz­ione all’Unesco di ampliare la buffer zone, oggi limitata alla sola laguna, fino alle montagne comprenden­do il bacino scolante, creando così una sorta di unico sito protetto dalle Dolomiti a Venezia.

Turismo

I primi risultati dei contaperso­ne, la smart control room

Case Fondi per i restauro e duecento alloggi comunali assegnati nel 2020

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