Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Stipendi dei comunali in cinque anni persi 1100 euro
Stipendi sempre più leggeri nei Comuni della Città Metropolitana, la media pro-capite per la produttività è calata di 344 euro tra il 2015 e il 2016 e di 1.095 euro rispetto al 2013. Un crollo a cui contribuisce sopratutto il Comune di Venezia, mentre nelle altre amministrazioni la cifra si mantiene sulla media. Inoltre, i piccoli Comuni sono sotto di personale e quindi spendono molto in straordinari e consulenze. È la fotografia che emerge dall’indagine della Cgil Funzione Pubblica sulla spesa che destinano i 44 Comuni della provincia a produttività, straordinari e incarichi esterni. «I Comuni sono in grande sofferenza in termini di personale – dice il segretario generale Daniele Giordano — e in molti casi si sta ricorrendo all’utilizzo dello straordinario o in altri, cosa ben più grave, all’utilizzo di personale esterno». La stretta più importante riguarda il fondo per la produttività, che nel 2016 è stato tagliato di 1,9 milioni di euro rispetto all’anno precedente: nei bilanci degli enti si destina in media 831 euro per ciascun dipendente. Una media teorica, visto che la distribuzione privilegia le posizioni apicali e penalizza i livelli medi e bassi. Ad abbassare la media è sopratutto Venezia, che ha tagliato il monte del salario accessorio del 30,4% in un anno ( 1.846 euro) e quasi del 60% rispetto al 2013; seguono Chioggia (meno 274 euro), Mirano (361), Martellago e San Michele al Tagliamento (279), Fossalta di Portogruaro e Gruaro, rispettivamente con 535 e 388 euro. Gruaro però compensa con la quota di straordinario pro-capite più alta, 1.200 euro, insieme a Fiesso (1.100) Vigonovo (900) Pianiga (800) e altri 21 comuni che superano la media provinciale di 371 euro. E il superamento è tanto più significativo perché tra 2015 e 2016, il totale dei Comuni ha diminuito dell’1,6% la spesa per straordinari. Stesso discorso per consulenti e personale esterno: la spesa totale di tutti e 44 gli enti supera i 6 milioni di euro ed è diminuita del 9% nell’ultimo anno ma in 22 si spende molto di più e in alcuni casi pesa fino al 16% sul costo del personale (la media è 2,71%). In totale, nel 2016 sono stati assegnati dai Comuni 6.241 incarichi ad esterni, una media di 141 per ciascuna amministrazione, come a dire che ogni due giorni e mezzo è stata assegnata una consulenza. «Questi dati rafforzino ancor di più l’esigenza di aprire un confronto sul futuro del nostro sistema territoriale e su un forte investimento sulle competenze e sulle professionalità, senza le quali non potremo avere servizi pubblici di qualità», riassume Giordano. (mo. zi.)