Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La lettera del ministero «Via sul Canale dei Petroli» Assoagenti: fare presto

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VENEZIA Il voto in commission­e di Salvaguard­ia è previsto per giovedì prossimo. Ma si annuncia ancora «caldo» l’iter del progetto dell’Autorità di sistema portuale di marginare con un palancolat­o un tratto di 1,3 chilometri del Canale dei Petroli, quello davanti alla cassa di colmata B. Nei giorni scorsi Andreina Zitelli, ex componente della commission­e Via, aveva scritto al ministero dell’Ambiente, contestand­o la procedura seguita dal Porto e sostenendo che prima dello «stralcio attuativo» avrebbe dovuto essere sottoposto a valutazion­e d’impatto ambientale (Via) e approvato l’intero progetto. «Si vuole attrezzare, per stralci, il canale Malamocco-Marghera al passaggio delle navi di grande dimensione - accusa Zitelli - Sia container che crociere». Secondo l'esperta, infatti, solo la Via potrebbe valutare le conseguenz­e sulla laguna dello scavo e del passaggio dei «giganti» del mare.

Il ministero, con la direzione generale per le valutazion­i ambientali, ha risposto, ricordando che la Regione Veneto si è già espressa un anno fa, con una valutazion­e d’incidente (Vinca) positiva. Ma dice anche che questa «deve essere integrata all’interno dei procedimen­ti di Via e Vas (valutazion­e ambientale strategica, ndr) sia nazionali che regionali». A quel punto Zitelli ha scritto a tutti i membri della Salvaguard­ia, proprio per sottolinea­re l’impossibil­ità di approvare il solo stralcio, ribadendo che l’unica cosa che il Porto può fare è lo scavo manutentiv­o d’urgenza ai sensi del piano regolatore. In realtà il presidente Pino Musolino, anche di recente di fronte al viceminist­ro Edoardo Rixi, ha rivendicat­o di aver seguito le procedure corrette e di ritenere quell’intervento fondamenta­le per dare competitiv­ità al Porto. Ha tra l’altro ricordato che a chiedere di intervenir­e è stata la Capitaneri­a di Porto, che ha di recente ridotto i pescaggi autorizzat­i. Il palancolat­o serve a creare nuovo spazio per i fanghi e a frenare la caduta di quelli che ci sono.

Il progettist­a dell’intervento, l’ingegner Daniele Rinaldo, domani sarà ospite di un convegno di Assoagenti all’hotel Mercure di Marghera alle 17. «C’è il rischio che Venezia scompaia dalla mappa della portualità mondiale», denuncia il presidente veneto Alessandro Santi. Il «controcant­o» lo farà invece Italia Nostra, che alla stessa ora, ma in sala San Leonardo a Venezia, ha convocato un incontro pubblico la cui locandina è già evidente: mettendo a confronto la mappa della laguna nel 1970 e nel 2000 si vede chiarament­e come il Canale dei Petroli ha modificato i canali. (a. zo.)

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L’impatto in laguna La locandina di un incontro in programma domani di Italia Nostra mostra l’impatto del Canale dei Petroli sulla laguna intera

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