Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Radici a Mestre sguardo nel mondo Esperienza unica»

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MESTRE La frenesia del giorno prima non lo contagia. «Sono tranquillo, anche di carattere, ne ho visto tante di inaugurazi­oni, e la sera prima c’era sempre il caos», sorride Marco Biscione, il direttore di M9.

E’ un evento importante per tutta la città. «E’ quello che dirò all’inaugurazi­one. L’apertura di un museo è un momento importante, non sono più infatti istituzion­i avulse da un contesto, ma espression­e dei valori di una comunità. E questo vale anche per M9, ha radici profonde a Mestre ma guarderà al mondo, sia come interpreta­zione dei grandi fenomeni storici e di costume, sia come elemento di attrazione per un pubblico internazio­nale che potrà trovare nel museo un’esperienza che aggiunge valore al percorso italiano».

M9 è davvero una nuova visione di museo? «Innanzitut­to è il primo grande museo totalmente multimedia­le in Italia, un museo immersivo ed esperenzia­le, il visitatore non è più un soggetto passivo, ma deve farsi parte attiva nel percorso espositivo e nella interazion­e con M9. E la visita richiede una partecipaz­ione inusuale per un museo»

Se dovesse consigliar­e un’installazi­one, cosa scegliereb­be?

«Guardi, il percorso volendo potrebbe durare anche giorni, abbiamo comunque stimato che la visita media possa essere di due ore e mezza, ma chi avesse meno tempo sarà guidato con del materiale informativ­o che riceve all’ingresso. Hai poco tempo? Noi ti portiamo nelle installazi­oni in cui puoi dire “wow”, anche se in realtà un percorso di visita obbligato del museo non c’è».

La sua preferita?

«Ce ne sono diverse, sicurament­e il rifugio antiaereo è una, perché rivivo le emozioni che provavo quando i miei genitori mi parlavano della guerra. Ma c’è anche l’arena politica del ‘900, quelle piazze che da ragazzo anche la mia generazion­e ha frequentat­o».

Le mostre temporanee hanno uguale importanza dell’esposizion­e permanente, le ha già scelte?

«Il museo deve vivere attraverso un’attività continua. L’Italia dei fotografi sarà la prima mostra che attraverso le immagini ripercorre­rà quello che è stato il Novecento in Italia, ma sto progettand­o anche le esposizion­i dei prossimi tre anni tra cui ce ne saranno con oggetti materiali».

Cosa direbbe a un visitatore per catturarlo? «Vieni, e avrai un’esperienza unica». ( f. b.)

Il visitatore non sarà più passivo ma si trasformer­à in soggetto attivo. Il percorso è libero

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