Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il sindaco e la multa: archiviazione annullata
Per la procura lagunare le accuse di Davide Scano contro i funzionari del Comune, rei di averlo fatto aspettare troppo per avere delle informazioni, che poi sono arrivate ridotte, su una presunta multa per eccesso di velocità ad un motoscafo che trasportava il sindaco Luigi Brugnaro, andavano archiviate.
Ma il giudice del tribunale monocratico di Venezia Roberta Marchiori non la pensa allo stesso modo. Nei giorni scorsi, infatti, ha accolto il reclamo presentato dall’avvocato che assiste il consigliere del Movimento 5 Stelle stabilendo che si dovrà andare avanti. L’ipotesi di Scano era un’omissione di atti d’ufficio compiuta, a suo dire, dal comandante della polizia municipale Marco Agostini, dal segretario generale Silvia Asteria e dal vice, Francesco Vergine.
Il consigliere del M5S aveva chiesto di accedere agli atti relativi ai verbali emessi nell’arco di un’ora il 27 maggio del 2016, con relative foto, per verificare se tra le imbarcazioni multate dalla pattuglia lagunare dei vigili urbani ci fosse anche quella del sindaco Brugnaro. Imbarcazione che, però, non era guidata da lui e che, stando alle segnalazioni fatte da alcuni cittadini a Scano, sarebbe stata sanzionata per eccesso di velocità.
La risposta del Comune era arrivata solo 78 giorni più tardi rispetto alla richiesta. Per Scano, le informazioni che gli erano state fornite dal comandante Agostini erano ridotte e, in più, non era stata allegata alcuna foto (per motivi di privacy). Il consigliere comunale a quel punto aveva presentato un esposto in procura ma, al termine delle indagini, per il pm Stefano Ancilotto e per il gip andava tutto archiviato. Da qui la decisione di presentare un reclamo, che è stato accolto dal giudice che ha, dunque, revocato l’archiviazione. «Ha ordinato così – dice l’avvocato Beltrame - e noi proseguiremo».