Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Eterni Beatles, il White Album rivive al Toniolo

Venerdì la Magical Mystery Orchestra eseguirà il White Album, nei 50 anni dalla pubblicazi­one. Dall’hard rock all’avanguardi­a: un disco che anticipò i tempi

- Francesco Verni

«Il “White album” è la visione di tutti quei generi musicali che si andranno a sviluppare negli anni. C’è il rock, il vaudeville, l’avanguardi­a, il classico e perfino l’hard rock. Si avverte che è venuto a mancare l’unità della band ma in questo doppio album c’è il meglio di tutti e quattro». L’amore di Eddy De Fanti e della sua Magical Mystery Orchestra per i Beatles è infinito. Un amore che spinge da anni l’ensemble veneziano a restituire dal vivo la musica dei Fab Four con una qualità esecutiva e una perfezione filologica che non trova confronti. Un amore che ha portato la band ad impegnarsi in sfide ardite, ma sempre riuscite, come l’esecuzione dell’anno scorso del «Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band» alla Fenice di Venezia (con tanto di orchestra del teatro), e, ora, a confrontar­si con il «White album».

La Magical Mystery Orchestra venerdì al teatro Toniolo di Mestre, ha infatti deciso di presentare, in prima assoluta, l’esecuzione integrale del doppio lp «The Beatles», passato alla storia come il «White album» o l’«Album bianco», per celebrarne i 50 anni dall’uscita, datata 22 novembre 1968 (ore 21, info www.magicalmys­tery.it). «Dopo Sgt. Pepper ci siamo voluti confrontar­e con il “White album”. Una sfida vera e propria perché i Beatles non sono più un gruppo coeso, ma ogni componente realizza le proprie canzoni in autonomia toccando generi molto diversi – spiega Eddy De Fanti, chitarre, percussion­i e voce del gruppo, con un passato nell’orchestra della Fenice – proprio per questo abbiamo dovuto allargare la nostra formazione composta già da un quintetto pop, quartetto d’archi e trio di fiati fino a venti elementi, compresi quattro clarinetti e sassofoni». Un album unico

per tanti motivi. Quasi tutte le trenta canzoni che andranno a comporre il doppio lp sono state composte da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr nella loro permanenza a Rishikesh, ai piedi dell’Himalaya, sotto la guida del guru Maharishi.

Per il gruppo è un periodo di scarsa coesione, la morte di Brian Epstein, l’azienda Apple che andava meno bene del previsto, i primi screzi compositiv­i. Fatto sta che, tornati dall’India, i quattro si ritrovano a Kinfauns, casa di George Harrison a Esher nel Surrey, per mettere su nastro quello che avevano creato nel ritiro asiatico. Canzoni come Back in the U.S.S.R., Ob-La-Di, ObLa-Da, While my guitar gently weeps, Blackbird, Julia, Sexy Sadie e Revolution sono pronte. Il disco viene prodotto da George Martin e registrato durante sezioni in cui, spesso, Macca o Lennon si escludendo dallo studio, e poi pubblicato: venderà qualcosa come 600 milioni di copie nel mondo.

Un masterpiec­e che la Magical Mystery Orchestra venerdì farà sentire integralme­nte. «Eseguiremo tutti e trenta i brani, esattament­e nell’ordine della pubblicazi­one – continua De Fanti – ci siamo concessi una sola licenza, sull’avanguardi­a di Revolution 9 verrà calato uno schermo su cui passeranno le multi visioni di Francesco Lopergolo e si potrà ascoltare la registrazi­one originale della canzone».

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Filologi La Magical Mystery Orchestra in concerto: venerdì saranno al Toniolo

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