Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sequestrata barca-ristorante, abusiva da due anni Scoperta dai carabinieri sul Lemene, denunciati i titolari che smaltivano i rifiuti nel fiume
PORTOGRUARO «Un vecchio e glorioso burchio ristrutturato di trenta metri di lunghezza e sei di larghezza che un tempo era capace di trasportare fino a 140 persone ed ora è diventato un ristorantino galleggiante unico nel suo genere». Così i titolari del «San Lunardo» di Portogruaro, sul sito internet aziendale, descrivono il suggestivo ristorante che un paio di anni fa hanno avviato a bordo di una motonave sul Lemene, a Portogruaro. Peccato che fosse abusivo, come hanno accertato i carabinieri dopo settimane di verifiche e di indagini. Il locale ospita «suggestivi pranzi e cene sulle acque immobili del placido fiume Lemene. Il luogo ideale anche per cerimonie», lo descrivono ancora i titolari sul sito. Eppure, stando a quanto accertato dai militari del nucleo natanti di Venezia e della compagnia di Portogruaro, avevano trasformato l’imbarcazione in locale senza il permesso a costruire e senza alcuna autorizzazione paesaggistica. Nessuno, però, lo sapeva. Tra i clienti, le recensioni sul web sono positive e la maggior parte apprezza, ovviamente, la location. «Ristorante unico nel suo genere, quando ci vado mi sembra di atterrare magicamente in un luogo fuori dal tempo e mi tornano in mente racconti e libri di avventura o storie di mare e di fiume», scrive Matteo su «Tripadvisor». E ancora, scrive Federico: «Si entra nella cabina di comando della barca trasformata in un mini bar completissimo. Poi siamo stati accompagnati lungo il fianco della nave verso la sala
Online Per i clienti una «location unica nel suo genere»
per a cena. Una location da sogno! Elegante, accogliente e molto romantica». Ma, oltre alle violazioni relative ai permessi, c’è di più. Gli investigatori sostengono che i proprietari avrebbero «smaltito irregolarmente i rifiuti prodotti sia nel fiume Lemene che tra i rifiuti solidi urbani», scrivono in una nota. Una serie di violazioni che hanno comportato una denuncia per il proprietario, che ha 59 anni e l’armatore, un trentenne, entrambi del luogo. Nei giorni scorsi, su disposizione della procura, i carabinieri hanno raggiunto la motonave e messo i sigilli al ristorante, che ora è sotto sequestro.