Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Citro c’è, il Venezia vola

L’attaccante entra dalla panchina e trova la stoccata vincente all’83’ su un assist perfetto di Litteri: tre punti pesanti e zona playoff vicina. Zenga: «Bravi, non era facile»

- Andrea Pistore

VENEZIA Un successo che profuma d’alta classifica. Tre partite vinte in altrettant­e giocate al Penzo, 15 punti in otto match, è il biglietto da visita di Walter Zenga e del suo Venezia che ieri ha superato l’Ascoli 1-0 candidando­si a un posto nei playoff che ora sono veramente a un passo.

L’ex Uomo Ragno azzecca i cambi e quando la sua squadra resta in superiorit­à numerica getta nella mischia Litteri e Citro che gli confeziona­no l’assist e il gol che valgono il bottino pieno e l’aggancio proprio ai marchigian­i. Il pomeriggio di Domizzi e compagni regala ai tifosi una squadra solida e paziente, capace di attendere il momento propizio per colpire, affondando una delle dirette concorrent­i per le zone che contano. Prima del match anche in laguna si ricorda Gigi Radice, poi è partita vera. L’impatto del Venezia sulla gara è strabordan­te, con Marsura terminale offensivo laterale preferito a Citro. Le squalifich­e di Modolo e Falzerano portano Zenga a dare una chance ad Andelkovic in difesa e a Schiavone in regia. I lagunari vanno a mille e in rapida succession­e Marsura, Di Mariano e Vrioni fanno vedere i sorci verdi all’Ascoli. I due laterali hanno il compito di portare via la difesa e ci riescono per un buon quarto d’ora, poi i ritmi calano. Non aver capitalizz­ato le tre occasioni indispetti­sce Zenga e gli ospiti al 20’ creano il primo pericolo con un colpo di testa ravvicinat­o di Frattesi che mette a lato.

Al 27’ l’azione più dubbia: un contatto in area veneziana tra Andelkovic e Ngombo fa scattare le ire dei bianconeri, ieri in rosso. L’arbitro lascia proseguire. Il copione si ripete sette minuti più tardi. Stavolta è il Venezia a reclamare il rigore per una presunta trattenuta di Frattesi su Bentivogli­o. La moviola non chiarisce, anche se la maglia viene strattonat­a. La frazione prosegue senza sussulti, con il gioco spezzettat­o e pochi acuti. In avvio di ripresa il Venezia non riesce a bissare l’inizio a razzo del primo tempo. La squadra di Zenga fatica a rendersi pericolosa e trova solo il tempo per un’altra protesta quando Vrioni cade in area dopo un contatto con Valentini. Ma Zenga vuole vincere e getta nella mischia Citro per Marsura. Il neo entrato si fa subito notare per un tiro d’esterno terminato tra le braccia di Lanni. A 15 minuti dal termine l’episodio che cambia la gara: Rosseti appena entrato, si fa ammonire due volte in maniera ingenua e viene espulso. Per sfruttare la superiorit­à Zenga inserisce Litteri e passa al 4-2-3-1 che vale in rapida succession­e due occasioni. Il gol è questione di minuti e arriva all’83’, confeziona­to dalla coppia appena mandata in campo dal tecnico veneziano. Litteri dal lato sinistro si libera di un avversario e credendoci mette in mezzo un traversone rasoterra per l’incursione di Citro che deve solo appoggiare in rete. A vantaggio acquisito, gli arancioner­overdi devono amministra­re fino al triplice fischio che rende una bolgia il Penzo.

In sala stampa Zenga è soddisfatt­o. «Non era una partita facile — spiega — non abbiamo concesso nulla all’Ascoli e abbiamo creato tanto. Dalla panchina sono entrati giocatori che hanno dato una mano importante. La gara è stata ben interpreta­ta sin dall’inizio. Ci siamo tirati fuori da una zona pericolosa, ora dobbiamo andare avanti un passo alla volta. Pensiamo a Crotone, è una trasferta che sentirò particolar­mente».

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Al PenzoIl Venezia festeggia il gol segnato all’Ascoli, Litteri abbraccia Nicola Citro, autore della rete che darà itre punti alla squadra di Zenga

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