Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

In pensione l’«uomo del trasloco» 4 in corsa per il posto di Lamanna

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VENEZIA E’ stato l’uomo del trasloco dal vecchio Umberto I al nuovo Ospedale dell’Angelo nella primavera del 2008: un passaggio che ha gestito con piglio e organizzaz­ione militaresc­a, lui che non manca mai di ricordare i suoi trascorsi da ufficiale medico della Marina. Ora però Onofrio Lamanna, 61 anni compiuti di cui gli ultimi 13 all’Usl di Venezia, ha deciso di dire addio e andare in pensione. Qualche settimana fa lo ha già fatto da dipendente e direttore dell’ospedale mestrino, incarico che aveva dal 2005, quando era rientrato da Trieste dove era stato direttore sanitario dopo un periodo precedente già alla guida dell’Umberto I. In realtà da un anno e mezzo Lamanna era in aspettativ­a da quel ruolo, perché il dg Giuseppe Dal Ben l’aveva voluto al suo fianco come direttore sanitario, dopo la morte della dottoressa Rita Finotto. Un incarico fiduciario, nel quale Lamanna avrebbe potuto scegliere di restare, almeno fino alla conclusion­e del nuovo quadrienni­o di Dal Ben: ma chi gli è vicino dice che ha detto «basta», con l’intento probabilme­nte di lanciarsi in qualche nuova avventura lontana dall’azienda sanitaria veneziana. Dovrebbe andarsene proprio alla fine dell’anno, dicono sempre i rumors non ufficiali.

Intanto per il ruolo di direttore dell’Ospedale dell’Angelo l’Usl 3 ha avviato la gara e ci sono quattro candidati in corsa: uno è Michele Tessarin, trevigiano, che ha sostituito Lamanna in questo periodo, gli altri sono Gedeone Baraldo e Carlo Di Falco, direttore rispettiva­mente dell’ospedale di Lecco e Sant’Omero (vicino a Teramo), e Vincenzo Di Serafino, anche lui a lungo a Teramo. (a. zo.)

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