Si chiama Negro e accusa «Il web oscura i miei spot»

TREVISO Sponsorizzazioni bloccate da Facebook perché il messaggio userebbe toni razzisti. Peccato che l’unica colpa della concessionaria trevigiana protagonista della vicenda è di chiamarsi come il cognome della famiglia proprietaria: «Negro». Una rivendita di auto di lusso ma con un nome (per così dire) di questi tempi piuttosto rischioso.

VIGODARZERE Le prese in giro, poi le minacce fino ai pugni. È il nuovo episodio di bullismo che ha coinvolto un gruppo di adolescenti padovani. Un ragazzino di 12 anni che frequenta la scuola media di Vigodarzere, dopo mesi di insulti, lunedì è tornato a casa con alcuni lividi sulla nuca. L’episodio si sarebbe consumato a bordo dello scuolabus dove due coetanei di terza media l’avrebbero colpito . Fortunatamente per il dodicenne non è stato necessario il ricovero in ospedale anche se il disagio e la paura erano impressi sul suo volto. L’accaduto ha fatto esplodere la rabbia della madre esasperata e della zia. La prima - una donna di 44 anni che da tempo ha segnalato alla preside la situazione e che aveva già fatto appello anche agli organi competenti del Comune - si è recata dai carabinieri per segnalare quanto avvenuto pur scegliendo di non sporgere querela, sperando che la cosa si possa risolvere senza denunce. La parente si è invece sfogata su Facebook con un lungo post che ha di fatto portato alla luce l’intera vicenda: «Sono zia orgogliosa di un ragazzo di seconda media non mi soffermerò sui problemi fisici che purtroppo ha da sempre, ma è comunque un ragazzo che, proprio per la sua sensibilità, è attento agli altri. Già da molto tempo nei pullman del trasporto scolastico ci sono ragazzi di terza che prendono di mira altri alunni e hanno avuto la brillante idea di picchiare: uno di questi ha preso più volte a pugni mio nipote in testa. Ovviamente era dolorante. Sono stati avvisati gli organi competenti, il comune, la scuola e i carabinieri».