Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
A22, il governo vuole la cassa Soci in rivolta
In ballo 300 milioni di utili: si fa largo l’idea di rinunciare alla società in house
VERONA A22, i soci territoriali insorgono contro la delibera del Cipe. Nel mirino la decisione del governo di tenersi la cassa della società. Da Bolzano a Trento, Province in rivolta: «Così non va, pronti a tornare a gara».
TRENTO Gli utili degli ultimi quattro anni devono rimanere ad Autobrennero. I soci territoriali insorgono contro la delibera del Cipe del 28 novembre. Nel documento lo Stato, da concedente, chiede la restituzione degli utili maturati dal 30 aprile 2014 ad oggi: 302,5 milioni. E i soci nell’assemblea di dopodomani daranno mandato al cda di impugnare il dispositivo, da loro giudicato illegittimo.
«Siamo preoccupati - dice il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti -. Il tema degli utili ci sta molto a cuore. Di fronte a un accordo come quello presentato abbiamo dubbi se firmare», continua Fugatti. Alludendo che per la concessione si potrebbe anche decidere di andare a gara. Tuttavia, il governatore si dice pronto a far tutto il possibile per trovare una mediazione. E a Bolzano è molta dura la posizione della Volkspartei. «Se confermata, questa linea che non valorizza quanto fatto finora - dice l’onorevole Daniel Alfreider meglio andare a gara per la concessione». La gestione dell’autostrada del Brennero è anche uno dei punti del programma che Svp e Lega stanno definendo per formalizzare la loro alleanza nella nuova giunta provinciale.
Anche l’opposizione esprime delusione per quanto stabilito dalla delibera. «Speriamo si ravvedano», dice l’ex presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, che rivendica il lavoro con il precedente governo per trovare l’accordo sulla nuova gestione dell’A22. A partire dal protocollo di intesa siglato con l’allora ministro Graziano Delrio.
«La richiesta di versare gli utili nel bilancio dello Stato non ha senso — continua Rossi —. Spero che Trento si dia da fare per ottenerne la modifica, come sta facendo Bolzano. Fugatti però non sembra avere le idee molto chiare, pur avendo molti più contatti a Roma. L’unico che si sta dando da fare, per ora, è Kompatscher».
Il presidente della Regione e della Provincia di Bolzano il 28 novembre ha partecipato alla riunione del Cipe in rappresentanza di tutti gli enti territoriali. In quella seduta è stato dato il via libera al testo dell’accordo per la gestione in house dell’A22 attraverso BrennerCorridor spa, la società costituita da 16 enti pubblici che hanno sede lungo il percorso dell’autostrada. Per quel che riguarda gli organi di governo anche la Direzione generale del mercato interno della Commissione europea sarebbe disponibile a venire incontro alle istanze locali sulla nomina del presidente del comitato di indirizzo di BrennerCorridor, il cui nome dovrà essere comunicato ai soci almeno 15 giorni prima della nomina. La scelta spetta al governo, che però, stando a quanto promesso, dovrebbe decidere in accordo con gli enti territoriali.