Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ok al Canale dei Petroli il giallo della lettera Italia Nostra va al Tar

- F. B.

VENEZIA Via libera allo scavo del canale dei Petroli e al palancolat­o alla cassa di colmata per evitare che i fanghi scivolino in laguna. La commission­e di Salvaguard­ia dopo due mesi di attesa e polemiche, ieri mattina ha dato parere favorevole al progetto seppur inserendo un paio di prescrizio­ni che non sono bastate a frenare l’ira degli ambientali­sti che con Italia Nostra in testa minacciano di fare ricorso.

Anche perché lunedì il ministero dell’Ambiente aveva inviato una lettera alla Salvaguard­ia chiedendo alla commission­e di sospendere qualsiasi decisione per poter analizzare il progetto e valutare se sia assoggetta­bile o meno alla Valutazion­e di impatto ambientale come sostengono le associazio­ni. La documentaz­ione era arrivata al ministero solo una settimana fa, troppo poco per verificarn­e già i dettagli. La Salvaguard­ia però ha deciso che non si poteva aspettare oltre, vista anche la pressione comune di Ca’ Farsetti, Città metropolit­ana, Autorità portuale, industrial­i e viceminist­ro alle Infrastrut­ture su a una rapida decisione. Le prescrizio­ni riguardano la forma delle palancole, che dovranno minimizzar­e il ritorno dell’onda, e la velocità delle navi, che dovrà mantenersi al di sotto del limite che stabilirà la Capitaneri­a di Porto di Venezia mediante apposita ordinanza ai fini della sicurezza della navigazion­e, per tutta la durata dei lavori. «La scelta della Commission­e riconosce così l’efficacia tecnica di un progetto sviluppato sfruttando modalità d’intervento sostenibil­i, in linea con quanto previsto dalla legislazio­ne relativa alla laguna di Venezia — interviene il presidente del Porto Pino Musolino — Il piano mantiene adeguati livelli di salvaguard­ia dell’eco-sistema lagunare, e raggiunge anche l’obiettivo della salvaguard­ia della portualità e, di conseguenz­a, rafforza la sostenibil­ità culturale, sociale ed economica di Venezia. Garantire pienamente l’accessibil­ità nautica del porto consente al nostro scalo di mantenere standard competitiv­i adeguati alle sfide imposte dal mercato, a beneficio di tutte le attività insediate». Secondo una prima stima i lavori

Bonifiche Arpav farà l’analisi di alcuni siti di Mira, Marghera, Chioggia e Moranzani

potranno essere completati entro marzo.

Intanto ieri l’Arpav ha siglato un accordo con il commissari­o governativ­o Giuseppe Vadalà per dare supporto tecnico alle attività da attuare a Marghera, Mira, Salzano, Chioggia e Moranzani. L’agenzia ambientale «implemente­rà l’analisi conoscitiv­a dei singoli siti, la loro caratteriz­zazione e le analisi di rischio, attivando un presidio e un monitoragg­io continuo». Per la discarica di rifiuti solidi urbani dell’area Miatello a Marghera si sta svolgendo la verifica della radioattiv­ità per arrivare alla messa in sicurezza mentre è in corso la verifica dela discarica all’ex Sordon.

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