Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Marco Polo sgomberata, ma lo scontro continua
Ca’ Farsetti: Forte Marghera gestito dalla fondazione. La replica: facciamo libri e diplomazia
"Pettenò E’ un atto politico perché siamo ex esponenti del centrosinistra
MESTRE Via da Forte Marghera, per trovare un nuovo spazio a Campalto, nell’ex scuola Gramsci. Marco Polo System ieri ha lasciato la sede in cui aveva trovato posto da oltre dieci anni. Non è stata però una scelta di Pietrangelo Pettenò, l’amministratore unico della società, e a testimoniarlo i fogli che il gruppo ha stampato e appeso sui muri del forte: «Brugnaro, lasciaci lavorare. A chi fa paura Marco Polo System?».
Tra il Comune di Venezia e la Marco Polo è in atto un contenzioso che si trascina da tempo: il primo chiede al secondo oltre 300 mila euro, soldi provenienti dalla gestione degli spazi che negli anni passati erano assegnati proprio attraverso la società; la stessa però pretende quasi il doppio da Ca’ Farsetti, a rimborso dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza portati avanti in questi anni nel complesso. «Siamo scomparsi dal bilancio comunale, eppure abbiamo chiuso anche il 2017 in utile – lamenta Pettenò – In verità questo è un atto politico: al sindaco non piace che qui ci siano ex esponenti del centrosinistra». Diversa la versione della giunta secondo cui, molto semplicemente, Marco Polo System non ha più alcun titolo ad occupare quegli spazi: da circa due anni la gestione di forte Marghera è interamente affidata all’omonima fondazione, e lo sgombero è diretta conseguenza dell’ordinanza del settore Valorizzazione beni patrimoniali del Comune, che intende rientrare in pieno possesso del complesso; «nell’attesa che la corte d’Appello si esprima sulla causa intentata dall’amministrazione in merito alla cessazione per decorso del termine», sottolinea Ca’ Farsetti .
Negli ultimi anni la squadra di Pettenò ha continuato con le ricerche e le pubblicazioni: nel 2017 ha presentato al salone del Libro di Milano un lavoro sulla geografia montana della Grande Guerra, comprensivo di mappe inedite; prima era stata la volta di una serie di volumi sul patrimonio veneto nel Mediterraneo, un lavoro finanziato dalla Regione Veneto. Il principale impegno della Marco Polo, però, consiste nel fare «diplomazia dal basso», ovvero mettere in contatto associazioni e istituzioni che operano nei vari Paesi affacciati sul «Mare Nostrum». Non abbastanza perché Ca’ Farsetti la consideri ancora «strategica». Ieri mattina lo «sgombero» è stato solo parziale, per liberare del tutto gli uffici ci vorrà ancora tempo, ma «non faremo resistenza, preferiamo fare progetti», continua Pettenò.