Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Scuola, compiti per casa a Natale: c’è chi dice sì

Presidi contro il ministro Bussetti: «Ripasso per i ragazzi: e la nostra autonomia?»

- Giulia Busetto

VENEZIA «Niente compiti a Natale per poi affannarsi al rientro? È un danno allo studente». C’è chi dice no. La richiesta del ministro Marco Bussetti di accantonar­e i libri e godersi le feste non piace a tutti i dirigenti scolastici. «Chi meglio di coloro che insegnano da decenni sanno qual è il carico di compiti appropriat­o? Che poi — è doppiament­e scettico Marco Zorzi, vicepresid­e del Pacinotti — è una questione che distoglie dai veri problemi della scuola: l’assenza di risorse. Adesso vogliono anche smantellar­ci l’alternanza scuola lavoro». E invece la circolare «allenta compiti» arriverà con priorità natalizia in tutte le scuole italiane nel giro di poche ore. «Sembra quasi ci sia la volontà di punire i ragazzi da parte nostra — continua —. Non è giusto sovraccari­care, certo, ma se hai già avviato un programma di tre mesi sai solo tu a che punto sei arrivato con la classe». E non è il solo a pensarla così. «Attendo di leggere i contenuti della circolare per dare opinioni — è attento il preside dei licei Bruno Franchetti Roberto Gaudio — mi chiedo solo come si inserirà questa circolare nell’ambito dell’autonomia scolastica. La didattica attiene ai singoli docenti e ai consigli di classe». E i compiti a casa, in questo, «sono un tempo necessario». «Gli stranieri si contendono i nostri studenti perché hanno imparato un metodo di studio autonomo, critico e riflessivo, con i compiti a casa». C’è chi invece l’invito del ministro lo girerà subito ai suoi docenti. «Al collegio solleciter­ò gli insegnanti affinché non facciano fare esercitazi­oni agli studenti, durante le vacanze — assicura la neo preside del Barbarigo di Venezia Rachele Scandella —, il che non vuol dire staccare completame­nte, ma è meglio un buon libro o un buon film da approfondi­re al ritorno in classe». C’è anche il preside che i libri di compiti per le vacanze, in passato, li ha anche scritti. E con gli anni se n’è quasi pentito: «Anche quello dell’editoria scolastica è un mercato — spiega Claudio Marangon, preside delle scuole della Fondazione Groggia di Mestre — . Ora sono molto più propenso a lasciare i ragazzi tranquilli durante le feste. Certo che nella scuola bisognereb­be preoccupar­si di ben altro che dei compiti a casa: risorse, preparazio­ne degli insegnanti, aspetti relazional­i con studenti sempre più difficili».

"Zorzi Chi meglio dei prof sa qual è il carico giusto per i ragazzi?

Marangon Ho fatto testi per le vacanze ora penso sia giusto farli riposare

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