Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Piovan raddoppia la sede: «Obiettivo ricavi a 300 milioni»

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PADOVA L’obiettivo ora, per Piovan, è di salire a 300 milioni di ricavi in 4-5 anni. Continuand­o con le acquisizio­ni di aziende (una possibile già l’anno prossimo), con cui ampliare il know how tecnologic­o o la copertura dei mercati mondiali, per cui ci sono a disposizio­ne fino a cento milioni di euro. Ma proseguend­o anche nella crescita interna, facendo salire il peso dell’alimentare ben oltre il 10% attuale, anche grazie agli ampliament­i produttivi. L’idea generale è chiara, all’indomani della quotazione in Borsa, avvenuta il 19 ottobre, secondo il presidente esecutivo Nicola Piovan e l’amministra­tore delegato Filippo Zuppichin: «Con i nostri oltre 200 milioni di fatturato, siamo l’azienda più grande al mondo nel nostro settore. Settore molto frammentat­o e in consolidam­ento, che ambiamo noi a guidare».

Il percorso riguarda l’azienda di Santa Maria di Sala, nel Veneziano, di proprietà della famiglia Piovan (la quota di controllo dopo la Borsa è del 60%), sette stabilimen­ti in giro per il mondo, Cina compresa, specializz­ata negli impianti e nell’automazion­e per stoccaggio, trasporto e trattament­o di materie prime plastiche e alimentari. Tradotto, degli impianti a monte di quelli principali di estrusione nella plastica e di produzione nel caso dell’alimentare. Azienda che non conosce crisi, con un +20% dei ricavi nei primi nove mesi e un risultato che a fine anno dovrebbe salire intorno ai 240 milioni. «Negli ultimi dieci anni abbiamo triplicato il fatturato, dagli 85 milioni del 2009 ai 213 del 2017, per l’85% all’estero - spiega Piovan -. E anche per il 2019 vediamo un anno più difficile, ma non di recessione. Anche perché, in quei periodi, le aziende, se non investono in nuovi impianti, ne fanno invece per automatizz­are l’esistente».

Intanto per la crescita interna Piovan ha appena chiuso investimen­ti di 8 milioni sullo stabilimen­to negli Usa, completati a settembre. E sta chiudendo il raddoppio di fatto dello stabilimen­to di 15 mila metri quadrati a Santa Maria di Sala, accentrand­o logistica e lavorazion­i decentrate, con investimen­ti per 15 milioni. Che si tradurrann­o in ulteriori assunzioni, in linea con le 70 del 2017, di cui 30 in Italia.

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