Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Giochi, lo sci maschile verso Bormio Giorgetti: «I ministeri faranno la loro parte»

- Ma. Bo.

VENEZIA Mentre la Svezia ancora fatica a darsi un governo, riducendo a un lumicino le speranze di Stoccolma, il tandem olimpico Milano-Cortina continua la sua marcia di avviciname­nto ai Giochi invernali del 2026. Ieri, a Palazzo Chigi, nuova riunione operativa tra i sindaci Sala e Ghedina, i governator­i Zaia e Fontana, il presidente del Coni Malagò e i sottosegre­tari Giorgetti e Valente. Al centro del confronto, il dossier che entro l’11 gennaio dovrà essere consegnato al Cio, con le prime garanzie di base del progetto.

Nell’attesa che il documento venga svelato, si accavallan­o le indiscrezi­oni e quelle pubblicate ieri dalla Gazzetta dello

Sport non sono positive per Cortina. Secondo il quotidiano sportivo, infatti, dopo che nella prima ipotesi per lo sci alpino era prevista una divisione fra Bormio (discesa e super G maschile) e Cortina (tutto il resto), ora il comitato promotore si starebbe orientando verso una nuova ripartizio­ne, dettata dal fatto che la federazion­e internazio­nale tende a scoraggiar­e gli spostament­i degli atleti da un sito all’altro. E dunque

Ghiaccio Anche la pista per il pattinaggi o potrebbe finire a Milano, lasciando il Trentino

le gare femminili si svolgerebb­ero a Cortina e quelle maschili in Valtellina. C’è poi una querelle che riguarda la pista lunga del pattinaggi­o di velocità. La copertura dell’impianto di Baselga di Piné, in Trentino, scrive sempre la Gazzetta, sarebbe molto onerosa e la Federghiac­cio italiana spingerebb­e per un impianto permanente. «Costruirlo a Milano o in Brianza sarebbe uno strumento prezioso di promozione - ha spiegato il presidente Andrea Gios, ex sindaco di Asiago -. Vorrei dirlo al Coni, ma non siamo mai stati coinvolti». Al centro della riunione di ieri nella capitale, il sostegno dei ministeri della Difesa, della Salute, degli Esteri e dell’Economia. «Serve il supporto sotto l’aspetto organizzat­ivo della sicurezza da parte dello Stato - ha detto Giorgetti -. Abbiamo ribadito che gli oneri diretti e indiretti devono gravare sugli organizzat­ori. Noi vogliamo una candidatur­a più chiara possibile, anche sui costi e sui ruoli». Secondo Sala «i costi indiretti saranno coperti dai ricavi» e anche Zaia si mostra ottimista: «La nostra è una squadra sempre più forte, siamo alle finali e dobbiamo portare a casa la candidatur­a». Colpi di fioretto tra Giorgetti e Malagò: «Starà a Malagò trovare i voti, è noto per tutte le sue qualità relazional­i a livello mondiale» ha detto Giorgetti. «Forse Giorgetti mi sopravvalu­ta» la replica del presidente del Coni.

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Dal Veneto alla Lombardia? Christof Innerhofer durante la discesa maschile di Kitzbuehel alla Coppa del Mondo di sci

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