Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mantovani (Veronafiere): «Vini fermi bloccati, tira soltanto il Prosecco»
VERONA Il trend è confermato (vedi la pagina del Corriere Veneto qui a destra): solo il Prosecco-power dà smalto all’export del vino italiano, che peraltro dovrà fare i conti con incognite di peso - a partire da Brexit e dalle politiche di Trump - sui mercati storici del made in Italy. «Il settore ha vissuto una crescita come pochi altri - ha sottolineato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, all’incontro di Coldiretti a Roma sui mercati del vino e le innovazioni in vigna - e a fine anno è atteso un’altra performance record delle vendite all’estero per circa 6 miliardi. Ma cresciamo per effetto di un solo prodotto, il Prosecco. Qualcosa sta frenando il mercato dei vini fermi, a partire dalle agevolazioni doganali che hanno i nostri competitor in Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica. Inoltre - ha aggiunto Mantovani - il mondo del vino spagnolo corre e, a fine anno, la nostra crescita dell’export, al netto del Prosecco, sarà pari a zero. Olte a questo, si consoliderà il sorpasso nel primo mercato import al mondo, gli Usa, con la Francia in fuga che incrementa a doppia cifra. La crescita per il made in Italy ci sarà (+3,8%) ma sarà inferiore alla media export degli ultimi cinque anni».
Secondo il dg di Veronafiere, «la nostra storia di successo deve passare alla fase due: manca un forte testimonial del nostro prodotto vinicolo».