Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
E il medico della Fin telefona all’Oras «Pronti ad accogliere il nuotatore»
MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) Detto fatto. Giovedì il governatore Luca Zaia aveva aperto le porte della sanità veneta a Manuel Bortuzzo, il nuotatore trevigiano vittima di una sparatoria a Roma che potrebbe non tornare più a camminare. «Motta di Livenza è un’eccellenza nei casi di lesione midollare — ha detto il presidente — è in contatto con il Craig Hospital di Denver, in Colorado, il top dell’offerta mondiale in questo campo. Siamo pronti a sostenere in ogni modo Manuel, a partire da consulenze mediche internazionali. Appena uscirà dalla Terapia intensiva, noi ci saremo».
E infatti ieri pomeriggio, mentre Manuel riceveva la visita al San Camillo di Roma della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, il medico della Federazione italiana Nuoto parlava al telefono con Paolo Pauletto, presidente dell’Oras (Ospedale riabilitativo di alta specializzazione), nato nel 2004, gestito da una spa a capitale 100% pubblico. «Il medico della Fin ci ha contattati perchè deve scegliere, in accordo con la famiglia del ragazzo, il centro di riabilitazione più idoneo alle sue esigenze — spiega l’amministratore delegato Francesco Rizzardo —. Si è informato su ciò che possiamo offrire, in termini di strumentazione, personale, terapie ed esperienza. Si riserva di contattare altri due centri italiani e forse qualcuno all’estero e poi trarre le valutazioni finali insieme ai genitori di Manuel. Dobbiamo riaggiornarci a breve».
L’Oras, al quale la Regione ha temporaneamente affidato la gestione del Codivilla di Cortina, è specializzato nella riabilitazione cardiologica e neurologica (gravi cerebrolesioni acquisite e mielolesioni), serve un bacino di utenza di un milione e mezzo di abitanti ma attrae utenti anche da fuori regione. Dotato di 60 posti letto, accoglie in regime di degenza ordinaria e diurna (Day Hospital) pazienti che necessitano di progetti riabilitativi per disabilità di varia origine, transitorie o permanenti, con percorsi personalizzati. «Abbiamo palestre, piscina, attrezzature di ultima generazione per ripristinare il tono muscolare — aggiunge Rizzardo —. E team multidisciplinari, comprensivi di psicologo, terapista occupazionale e disability manager, che agevola il reinserimento del paziente nella vita di tutti i giorni».