Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Bambino con fucile È polemica a Hit Show
LA VETRINA DELLA CACCIA E DEL TIRO SPORTIVO «Hit Show» a Vicenza, l’ad di Ieg: «Comportamento contrario al nostro regolamento»
VICENZA Torna l’Hit Show con il suo corredo di polemiche. Quest’anno, a far scalpore sono ancora i bambini. In un’immagine un piccolo è ritratto mentre imbraccia un fucile e indossa la t-shirt arancione dedicata ai minori.
VICENZA Aperti i cancelli, ritornano le polemiche. Quelle che accompagnano la fiera dedicata alla caccia e al tiro sportivo «Hit show», organizzata da Ieg (Italian exhibition group), che ieri ha accolto oltre 10 mila visitatori e che per qualche ora ha ospitato pure il ministro degli Interni, Matteo Salvini. Ma l’evento ha raccolto anche polemiche: ambientalisti contro cacciatori, con cori e striscioni fuori dai padiglioni, e pacifisti contro l’ingresso consentito anche ai minori. Anche perché è di ieri l’ennesimo caso di un bambino immortalato con un fucile in mano in uno degli stand di via dell’Oreficeria: la foto risale alla tarda mattinata e ritrae un bambino di spalle, vestito con la t-shirt arancione (consegnata dagli organizzatori a ciascun minore) che imbraccia un’arma, con tutta probabilità un fucile, sotto gli occhi di un adulto al suo fianco.
È bastata quest’immagine a scatenare le prese di posizione, specie perché non è la prima volta: lo scorso anno un altro minore era stato immortalato tra gli stand con un’arma in pugno e in quell’occasione sono salite le critiche – feroci – di associazioni e politici contrari alla diffusione della cultura delle armi. Ora l’organizzazione prende posizione: «È un comportamento che non va bene – dichiara l’amministratore delegato di Ieg, Ugo Ravanelli – perché contrario al nostro regolamento. Ma quello che possiamo fare lo stiamo già mettendo in campo e la responsabilità di quanto accaduto è in capo al genitore». Il regolamento della fiera consente l’ingresso ai minori se accompagnati ma vieta a chi ha meno di 18 anni di imbracciare una qualsiasi arma. Per far rispettare il divieto quest’anno Ieg ha disposto la presenza di 8 «steward» tra gli stand delle aziende che espongono armi e fucili (tutti scarichi), mentre a ogni genitore che accompagna un bambino è richiesta la sottoscrizione di una dichiarazione liberatoria di responsabilità, accompagnata dalla consegna di una tshirt arancione per consentire una migliore identificazione del bambino. In caso di violazione delle norme l’organizzazione si riserva il diritto di ritirare il pass, «ma finora non è mai accaduto» spiegano da Ieg. E Ravanelli aggiunge un aspetto cruciale che amplia il ragionamento: «Ridurre questa rassegna al tema bambini sì o bambini no – afferma – mi sembra sbagliato e poco rispettoso di un settore importante dal punto di vista economico e che degno di nota anche sul fronte sportivo, con migliaia di appassionati e tesserati, anche giovani». I numeri del settore, d’altronde, parlano chiaro: secondo i dati forniti da Ieg e citati all’evento inaugurale, in Italia sono circa 700 mila gli appassionati di caccia («Una persona su dieci» chiosa Ravanelli), di cui 42 mila solo in Veneto, mentre il comparto delle armi sportive e da caccia occupa circa 87 mila persone, con un indotto del valore complessivo di circa 7 miliardi di euro.
Ma le polemiche non tardano ad arrivare. Ieri fuori dai padiglioni della fiera c’era la consigliera regionale Cristina Guarda (Amp), assieme a un gruppo di esponenti di associazioni del mondo pacifista: «È grave e irresponsabile – dichiara Guarda – pretendere diritti e poi violare così facilmente le poche regole a cui viene chiesto di sottostare. I bambini siano tutelati dalla faciloneria con cui li si vuole avvicinare alle armi. Dovrebbe essere una fiera merceologica, invece si conferma essere una vera e propria operazione ideologica,
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Cristina Guarda
Qui si paragona l’uso delle armi a una scampagnata: è un’operazione ideologica
che paragona l’uso delle armi a una scampagnata».
La rassegna, alla quale partecipano 287 espositori in rappresentanza di 410 aziende del settore caccia e tiro sportivo (+ 8 per cento rispetto all’edizione 2018), rimarrà aperta fino a domani e gli organizzatori contano di arrivare a quota 40 mila ingressi, ovvero lo stesso risultato dell’ultima edizione.