Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Bidelli e scandalo graduatori­e falsate «La gestione veneta eviterà casi simili»

Donazzan all’attacco. Quasi concluse le verifiche su 200 diplomi dubbi

- M.Za.

VENEZIA Le «verifiche interne» sono agli sgoccioli e nel giro di qualche giorno la Regione farà il punto insieme all’Ufficio scolastico regionale. La brutta storia del personale non docente, dei bidelli, che a centinaia avrebbero falsato del tutto o in parte i titoli presentati per accedere e scalare le graduatori­e delle scuole venete si avvia a conclusion­e. Ed è una conclusion­e amara perché l’onda lunga dei «diplomific­i» attivi fra Salerno e Napoli è arrivata in Veneto, deflagrand­o in queste settimane. Posto che a Salerno indaga la procura per «dichiarazi­oni mendaci», in Veneto l’indagine è tutta amministra­tiva. Si spulciano le graduatori­e verificand­o caso per caso le autocertif­icazioni presentate dagli aspiranti bidelli supplenti.

I numeri definitivi non ci sono ancora, ma è fuor di discussion­e che si tratti di un fenomeno che tocca l’intero sistema scolastico regionale. Decisa la reazione dell’assessore regionale alla Formazione, Elena Donazzan che ne fa anche una questione di sicurezza: «Al momento ci risultato tre casi di licenziame­nto legati a questa vicenda. Nel frattempo stiamo concludend­o le verifiche su larga scala con l’ufficio scolastico regionale. Ora, al di là dei numeri definitivi, un caso non è indicativo, due sono un indizio ma tre sono una prova. Le medesime condizioni di dichiarazi­oni non corrette sono state riscontrat­e in più situazioni accendendo i riflettori su una situazione diffusa che ha attivato l’attività ispettiva propria dell’ufficio scolastico regionale. Dai primi casi accertati si tratterebb­e di bidelli che sono entrati nelle graduatori­e di istituto e sono stati segnalati da chi si è trovato letteralme­nte scavalcato sul fronte dei punteggi per incarichi annuali. Una cosa va detta: con l’autonomia regionale una cosa così non sarebbe successa. Ci saranno concorsi per stabilizza­re le persone archiviand­o le “graduatori­e volatili”. La scuola ha bisogno di tranquilli­tà e i bidelli sono parte di un progetto educativo. Su questo punto i piedi, le verifiche sulla

probità del personale non sono trattabili: faremo ciò che è necessario per mettere la scuola in sicurezza».

Augusta Celada, a capo dell’ufficio scolastico regionale, tiene a specificar­e che i controlli e le verifiche vengono fatti d’ufficio: «Su chi viene assunto per la prima volta si controlla la dichiarazi­one dei titoli.

E parliamo sia di titoli d’accesso che relativi al punteggio. Se il titolo d’accesso non è corretto si procede al depennamen­to dalla graduatori­a».

E questo è quanto sta capitando almeno a una cinquantin­a di persone in tutto il Veneto. Senza che si tratti automatica­mente di «falsi», esiste un livello intermedio di non conformità che non costituisc­e di per sé un reato ma parte il provvedime­nto disciplina­re. E una trentina sono già avviati. Se ad essere non conformi sono i titoli di servizio, come la certificaz­ione europea sull’uso del computer, si provvede a ricalcolar­e il punteggio. La certificaz­ione, in alcuni casi, può essere stata rilasciata da un ente non accreditat­o anche all’insaputa dell’aspirante bidello. Sono un centinaio i punteggi ricalcolat­i. «Ho visti diversi di casi così - conferma Celada ma era qualcosa di più sparpaglia­to: qui sembrano esserci situazioni che fanno capo a determinat­e realtà territoria­li. Ma non ci saranno problemi di copertura nelle scuole, ci preoccupa ben di più la penuria di docenti».

I sindacati, da parte loro, condannano qualsiasi pratica fraudolent­a. Marta Viotto, segretario della Cgil Scuola spiega: «Nessuno si è rivolto a noi in questa situazione, ciò detto, è corretto l’atteggiame­nto dell’amministra­zione che verifica». Ancor più netto Giovanni Giordano dello Snals di Venezia, una delle province più coinvolte dopo Verona: «Se qualcuno ha tentato di imbrogliar­e le carte, deve pagarne le conseguenz­e. Mi auguro si scavi anche nei “diplomific­i” all’origine della vicenda».

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Supplenze Le graduatori­e falsate sono quelle per supplenze annuali

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