Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Dolomiti, nuova lite col Trentino
Caner: «E’ pubblicità anche per loro». Promo, nuovo portale
VENEZIA Il nuovo logo «Dolomiti The Mountains of Venice», presentato dal Veneto alla Borsa internazionale del Turismo di Milano, irrita il Trentino. «Il Veneto pare dimenticarsi di un percorso comune per promuovere la catena dichiarata patrimonio dell’Unesco», attacca Mario Tonina, vicepresidente della Provincia di Trento. «Non trovo nulla di scandaloso nel promuovere le Dolomiti che, ricordo, per il 46% cadono nel territorio bellunese», replica Federico Caner, assessore al Turismo del Veneto. che lancia anche il nuovo portale veneto.eu.
VENEZIA Diventa un caso diplomatico il nuovo logo «Dolomiti, The Mountains of Venice», presentato dal Veneto alla Borsa internazionale del Turismo di Milano. Al Trentino l’iniziativa non è piaciuta affatto, non solo perché il 36% della catena si estende sul suo territorio e in quello dell’Alto Adige, ma anche perché le due province autonome, insieme al Friuli e appunto al Veneto, dieci anni fa hanno ottenuto il riconoscimento Unesco lavorando insieme. E poi, beffa finale, il marchio sotto accusa è stato sviluppato dalla DMO (Destination Management Organization) della Provincia di Belluno nell’ambito di un progetto finanziato proprio da Trento e Bolzano a valere sul Fondo Comuni confinanti, come ricorda il vicepresidente trentino, Mario Tonina. Tra l’altro a maggio il Trentino assumerà la presidenza della Fondazione Dolomiti Unesco.
«Il nuovo logo del Veneto pare dimenticarsi di un percorso comune, dello sforzo di cercare l’unità nella diversità con l’obiettivo di promuovere le Dolomiti — spiega Tonina — prima di tutto come patrimonio delle comunità che lo
Il logo della discordia Sopra il nuovo marchio per pubblicizzare le Dolomiti lanciato dal Veneto alla Borsa internazionale del Turismo di Milano. Sotto il logo del portale sul turismo presentato sempre alla Bit dal governatore Luca Zaia abitano. La dicitura “le montagne di Venezia” non va nella direzione di questa idea d’insieme, costruita con grande equilibrio. Non è una critica mossa da inesistenti gelosie tra vicini, quanto piuttosto la preoccupazione di veder incrinare il sistema che ci unisce. Comprendo le ragioni del marketing, ma credo che un territorio eccezionale come quello delle Dolomiti non abbia bisogno di andare a braccetto con l’icona di Venezia. Sarebbe più importante continuare a coltivare lo spirito di squadra». Getta acqua sul fuoco Federico Caner, assessore al Turismo del Veneto: «Non trovo nulla di scandaloso nel promuovere le Dolomiti che, ricordo, per il 46% cadono nel territorio bellunese. Trento, come Bolzano, ha sempre fatto lo stesso, addirittura utilizzando per brochure pubblicitarie foto del nostro tratto della catena. E poi l’idea di ricorrere all’appeal di Venezia per portare più turisti sulle montagne patrimonio Unesco finirà per avvantaggiare anche le due province autonome, con le quali siamo in ottimi rapporti, tanto da collaborare per le Olimpiadi invernali del 2026».
Aggiunge Marco Michielli, presidente regionale di Confturismo: «Ho sentito i colleghi del Trentino Alto Adige e siamo tutti più interessati a incontrarci per parlare dei passi, piuttosto che di questa stucchevole polemica su chi fa promozione e come. Colgo l’occasione per invitare le amministrazioni coinvolte a lavorare insieme a un marchio unitario Dolomiti Unesco».
E sempre alla Bit, ieri il governatore
"Luca Zaia Siamo l’unico territorio che ha tutto e infatti contiamo 70 milioni di presenze
Luca Zaia e lo stesso Caner hanno presentato il nuovo portale turistico veneto.eu. «In linea con il progetto d’immagine The land of Venice, è una vetrina non solo informativa ma anche di supporto per l’organizzazione di viaggi e la creazione di itinerari alternativi nella regione più turistica d’Italia — ha illustrato il presidente —. Il nostro è l’unico territorio che ha tutto (mare, montagna, lago, terme, città d’arte, ndr) e infatti attira 70 milioni di presenze l’anno, per un fatturato di 18 miliardi di euro, 6 dei quali legati all’enogastronomia. Il Veneto vanta 350 prodotti tipici e 52 vini a denominazione». Tornando al portale, è totalmente «responsive», cioè consultabile da qualsiasi dispositivo mobile, è stato ideato ricorrendo alle più moderne tecnologie digitali ed entro la fine dell’anno sarà consultabile in sette lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, cinese, spagnolo e russo. «Oltre a una nuova veste grafica e a nuovi contenuti, si avvale di un software per la gestione integrata delle destinazioni nazionali e internazionali — ha aggiunto Caner — grazie anche all’apporto di 76 uffici turistici collegati in tutto il Veneto. Sono visibili le strutture ricettive della regione. E’ poi dotato di mini siti tematici: già ultimati quelli su enogastronomia e cicloturismo. A breve altri su ville venete e congressi».