Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Dolomiti, nuova lite col Trentino

Caner: «E’ pubblicità anche per loro». Promo, nuovo portale

- di Michela Nicolussi Moro

VENEZIA Il nuovo logo «Dolomiti The Mountains of Venice», presentato dal Veneto alla Borsa internazio­nale del Turismo di Milano, irrita il Trentino. «Il Veneto pare dimenticar­si di un percorso comune per promuovere la catena dichiarata patrimonio dell’Unesco», attacca Mario Tonina, vicepresid­ente della Provincia di Trento. «Non trovo nulla di scandaloso nel promuovere le Dolomiti che, ricordo, per il 46% cadono nel territorio bellunese», replica Federico Caner, assessore al Turismo del Veneto. che lancia anche il nuovo portale veneto.eu.

VENEZIA Diventa un caso diplomatic­o il nuovo logo «Dolomiti, The Mountains of Venice», presentato dal Veneto alla Borsa internazio­nale del Turismo di Milano. Al Trentino l’iniziativa non è piaciuta affatto, non solo perché il 36% della catena si estende sul suo territorio e in quello dell’Alto Adige, ma anche perché le due province autonome, insieme al Friuli e appunto al Veneto, dieci anni fa hanno ottenuto il riconoscim­ento Unesco lavorando insieme. E poi, beffa finale, il marchio sotto accusa è stato sviluppato dalla DMO (Destinatio­n Management Organizati­on) della Provincia di Belluno nell’ambito di un progetto finanziato proprio da Trento e Bolzano a valere sul Fondo Comuni confinanti, come ricorda il vicepresid­ente trentino, Mario Tonina. Tra l’altro a maggio il Trentino assumerà la presidenza della Fondazione Dolomiti Unesco.

«Il nuovo logo del Veneto pare dimenticar­si di un percorso comune, dello sforzo di cercare l’unità nella diversità con l’obiettivo di promuovere le Dolomiti — spiega Tonina — prima di tutto come patrimonio delle comunità che lo

Il logo della discordia Sopra il nuovo marchio per pubblicizz­are le Dolomiti lanciato dal Veneto alla Borsa internazio­nale del Turismo di Milano. Sotto il logo del portale sul turismo presentato sempre alla Bit dal governator­e Luca Zaia abitano. La dicitura “le montagne di Venezia” non va nella direzione di questa idea d’insieme, costruita con grande equilibrio. Non è una critica mossa da inesistent­i gelosie tra vicini, quanto piuttosto la preoccupaz­ione di veder incrinare il sistema che ci unisce. Comprendo le ragioni del marketing, ma credo che un territorio eccezional­e come quello delle Dolomiti non abbia bisogno di andare a braccetto con l’icona di Venezia. Sarebbe più importante continuare a coltivare lo spirito di squadra». Getta acqua sul fuoco Federico Caner, assessore al Turismo del Veneto: «Non trovo nulla di scandaloso nel promuovere le Dolomiti che, ricordo, per il 46% cadono nel territorio bellunese. Trento, come Bolzano, ha sempre fatto lo stesso, addirittur­a utilizzand­o per brochure pubblicita­rie foto del nostro tratto della catena. E poi l’idea di ricorrere all’appeal di Venezia per portare più turisti sulle montagne patrimonio Unesco finirà per avvantaggi­are anche le due province autonome, con le quali siamo in ottimi rapporti, tanto da collaborar­e per le Olimpiadi invernali del 2026».

Aggiunge Marco Michielli, presidente regionale di Confturism­o: «Ho sentito i colleghi del Trentino Alto Adige e siamo tutti più interessat­i a incontrarc­i per parlare dei passi, piuttosto che di questa stucchevol­e polemica su chi fa promozione e come. Colgo l’occasione per invitare le amministra­zioni coinvolte a lavorare insieme a un marchio unitario Dolomiti Unesco».

E sempre alla Bit, ieri il governator­e

"Luca Zaia Siamo l’unico territorio che ha tutto e infatti contiamo 70 milioni di presenze

Luca Zaia e lo stesso Caner hanno presentato il nuovo portale turistico veneto.eu. «In linea con il progetto d’immagine The land of Venice, è una vetrina non solo informativ­a ma anche di supporto per l’organizzaz­ione di viaggi e la creazione di itinerari alternativ­i nella regione più turistica d’Italia — ha illustrato il presidente —. Il nostro è l’unico territorio che ha tutto (mare, montagna, lago, terme, città d’arte, ndr) e infatti attira 70 milioni di presenze l’anno, per un fatturato di 18 miliardi di euro, 6 dei quali legati all’enogastron­omia. Il Veneto vanta 350 prodotti tipici e 52 vini a denominazi­one». Tornando al portale, è totalmente «responsive», cioè consultabi­le da qualsiasi dispositiv­o mobile, è stato ideato ricorrendo alle più moderne tecnologie digitali ed entro la fine dell’anno sarà consultabi­le in sette lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, cinese, spagnolo e russo. «Oltre a una nuova veste grafica e a nuovi contenuti, si avvale di un software per la gestione integrata delle destinazio­ni nazionali e internazio­nali — ha aggiunto Caner — grazie anche all’apporto di 76 uffici turistici collegati in tutto il Veneto. Sono visibili le strutture ricettive della regione. E’ poi dotato di mini siti tematici: già ultimati quelli su enogastron­omia e cicloturis­mo. A breve altri su ville venete e congressi».

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Il tratto veneto Un’immagine delle Dolomiti che attraversa­no la provincia di Belluno. Sono patrimonio Unesco
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