Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Riapre l’albergo Casa bianca Polegato in pole per l’acquisto

Sarà gestito dalla famiglia Menazza. La novità del ristorante

- di Camilla Gargioni

JESOLO «Oggi si realizza quello che è sempre stato il sogno di mio padre Gino: gestire questo albergo».

Daniel Menazza, insieme al fratello Igor, riapre questa mattina lo storico hotel «Casa Bianca» a Jesolo, che si aggiunge agli altri quattro alberghi della famiglia.

Chiusa per un anno e mezzo, la struttura del 1923 è rimasta intatta, con le pareti bianche e le persiane azzurro mare che la contraddis­tinguono e ben 35 suite.

La veste tutta nuova è stata riservata al ristorante, la cui apertura è prevista per i primi di maggio, con un arredament­o dallo stile vintage ed industrial­e: non sarà più dedicato solo agli ospiti, ma verrà aperto anche ai clienti esterni e gestito da Giancarlo Martignon, dell’ormai ex ristorante Grillo’s di Roncade che ha chiuso dopo 54 anni di attività e proporrà una cucina internazio­nale.

Il Casa Bianca e il Monaco e Quisisana erano i gioielli della famiglia Giannetti, la cui società Saga srl è stata ammessa al concordato preventivo. I due hotel saranno gestiti dai fratelli Menazza, che li rileverann­o dal leasing. Una passaggio transitori­o che dovrebbe essere definito in autunno. All’operazione di acquisto, infatti, è interessat­a la Lir, holding di Mario Moretti Polegato che detiene il 71 per cento di Geox e il 100 per cento di Diadora.

Quando stamattina le persiane azzurre saranno tutte riaperte, tornerà la luce su un pezzo di storia di Jesolo, quella iniziata negli anni Venti, con i primi hotel e il sogno di un grande futuro. «Più che hotel, con vezzo romantico lo chiamiamo albergo Casa Bianca - racconta Egidio Bergamo, storico e capo-biblioteca­rio a Jesolo – siamo orgogliosi per la sua struttura architetto­nica, dallo stile moresco che si è imposto tra il liberty e il classico: è sorto negli anni Venti e ha dato un’impronta a tutto il Lido di Jesolo». Che allora si chiamava solo «spiaggia» e che dovette aspettare il 1936 per chiamarsi «Lido», affrontand­o il boicottagg­io di Venezia che non voleva rivali al suo di Lido. Quella «spiaggia» che prima ancora era Cava Zuccherina, era già diventata famosa. «Aveva ottenuto una grande notorietà – continua Bergamo – grazie a Gabriele D’Annunzio, che ne era particolar­mente affezionat­o». È in questa atmosfera dannunzian­a, tra personaggi importanti dell’esercito e del governo che trasforman­o Jesolo nella «spiaggia dei signori», che sorge il Casa Bianca, con la prima gestione della famiglia Tambosso, e poi altri alberghi come il Janna Grand Hotel Miramare, sempre sullo stile liberty e un po’ futurista.

Da allora il castello sulla spiaggia ha visto cambiare Jesolo, crescere nelle lunghe estati al mare generazion­i di imprendito­ri veneti, senza mai perdere quel fascino che lo ha trasformat­o anche nel set del film «Americano rosso», nel 1991.

«Il nostro obiettivo — dice Daniel Menazza — è di riportarlo allo splendore e al successo che ha sempre avuto. Anche se in autunno ci sarà un cambio di proprietà, la gestione rimarrà nelle nostre mani».

L’hotel Monaco e Quisisana invece aprirà il 12 maggio.

"Daniel Menazza

Era il sogno di mio padre gestirlo, io e mio fratello Igor lo abbiamo realizzato

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