Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mercato, i dubbi dei commercianti: clienti a rischio
Da mercoledì il trasloco da via Fapanni per i lavori: «Temiamo che cambino le abitudini»
MESTRE «Ubi maior, minor cessat», che poi è un modo per ammettere che, in assenza di alternative, bisogna farsi andar bene quanto deciso dal Comune. Qualcuno lo dice davvero in latino, altri rispondono con una scrollata di spalle e una domanda retorica: «Abbiamo forse scelta?». Tutti, però, aspettano con preoccupazione la rivoluzione che, dalla prossima settimana, investirà gli ambulanti del mercato settimanale di Mestre. Nei giorni scorsi Ca’ Farsetti ha pubblicato l’ordinanza che sposta furgoncini e bancarelle da piazzetta Coin e da via Lazzari in via Pio X, già dal prossimo mercoledì.
Il trasloco è necessario per consentire il riordino del mercato fisso di via Fapanni: come nel gioco delle tre carte si spostano i commercianti di formaggi, pesce e verdure nello spazio fino ad ora occupato da fioristi e venditori di vestiti, che a loro volta dovranno «scalare» in via Pio X, come un tempo; terminati i lavori, tutti ritroveranno le loro postazioni originali, ma migliorate: non solo i banchi di via Fapanni, ma anche le piazzole per gli stand settimanali dovrebbero venire attrezzate. Il problema è che per questi otto mesi si rischia di perdere incassi e clienti: «Quaranta metri di distanza sono più che sufficienti a far cambiare preferenza – assicura Fabio, titolare dello Sweet Café di via Fapanni – Sono qui da 11 anni, quando ho aperto c’ero solo io, ora si contano altri otto bar. Nonostante l’affitto alto restiamo in equilibrio, ma se cambia qualcosa è tutto da vedere». Il locale – come tutti quella della zona – d’estate lavora meno, ma ne approfitta per eliminare le vetrine e affacciarsi sui portici, cosa che non potrà replicare quest’anno, a causa dei cantieri. In calle del Sale, tra i tavolini dell’Esquina Deluxe, si cerca di mantenersi possibilisti: Michele (il latinista) sa che per i prossimi mesi sarà coperto dalle bancarelle non due soli giorni a settimana, ma sempre. «Speriamo però che sia un cambiamento positivo, che il maggiore viavai compensi la perdita di visibilità». Non altrettanto ottimista Massimo, della pasticceria Dolci & Delizie, all’angolo tra via Fapanni e via Pio X: «Siamo già stati coperti dagli ambulanti e nessuno si spinge oltre la linea delle bancarelle». Per lo stesso motivo, i più allarmati sono i lavoratori del Napa Lounge Café di piazzetta Coin: il locale, basso sotto il livello del terreno, sarà sempre oscurato. Ma anche i venditori settimanali sono preoccupati: «I clienti ci ritrovano seguendo sempre lo stesso percorso – racconta Manolo, che vende abiti dal design artigianale – se al posto nostro c’è qualcun altro, si fermano lì».