Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Dürer, rinoceronti e visioni dalla collezione Remondini
Correva l’anno 1516 quando l’animale «che ha un corno sul naso», quel rinoceronte che il re portoghese Manuele I aveva destinato in dono al papa Leone X, naufragò invece nel golfo di Liguria. L’esotismo della vicenda ebbe grande eco in tutta Europa, tanto che l’incisore tedesco Albrecht Dürer (1471-1528) realizzò una meravigliosa xilografia dell’animale, che divenne la sua opera più popolare, intercettandone una lettera che lo descriveva con minuzia. Questa e molte altre incisioni - ora a bulino, acqueforti o xilografie - sono esposte da oggi fino al 30 settembre a Palazzo Sturm, recentemente restaurato, a Bassano del Grappa. Un corpo di ben 214 incisioni – secondo al mondo solo all’Albertina Museum - che spaziano dalle serie complete dell’ «Apocalisse», della «Grande Passione», della «Piccola Passione» fino alla «Vita di Maria». Un tesoro frutto del collezionismo filantropico della famiglia Remondini, antichi stampatori in Bassano, ora interamente donato alla città. La mostra, «Albrecht Dürer. La collezione Remondini» curata con freschezza da Chiara Casarin, direttore dei Musei Civici di Bassano, parte proprio dal rinoceronte, da un lato rievocando la vicenda dell’incisione di Dürer, dall’altro ripercorrendo la fortuna che nei secoli ebbe l’animale – già caro a Raffaello, a Stubbs e a Salvador Dalì –arrivando quindi a Li-Jen Shih, tra i massimi artisti contemporanei cinesi. King Kong Rhino, la scultura monumentale in acciaio di Shih è infatti allunata nel belvedere di Palazzo Sturm per un dialogo tra classicità e contemporaneità che coinvolge anche arti differenti. Albert Dürer iniziò la sua carriera come incisore di legni (xilografie) nel 1496. Dal 1512 al 1519 lavorò per l’imperatore Massimiliano I per il quale realizzò L’Arco di trionfo e La processione trionfale, quest’ultima nella collezione di Bassano del Grappa. I temi cari a Dürer spaziano da quelli mitologici, ai religiosi, popolari, e naturalistici, per arrivare ai ritratti e ai paesaggi. La mostra è accompagnata dal primo catalogo completo della collezione Remondini con testi di Chiara Casarin, Bernard Aikema, Giovanni Maria Fara, Elena Filippi e Andrea Polati, ed è edito da Marsilio. Info sito internet: www.museibassano.it