Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Gestione del Mose, tutto rinviato
Toninelli boccia Zaia e Brugnaro. Passa l’emendamento ridotto, mercoledì al Senato
VENEZIA La proposta del ministero delle Infrastrutture, che prevedeva la partecipazione anche economica degli enti locali e l’ipotesi di una tassa di scopo per racimolare una parte dei soldi, è stata cassata a furor di popolo: «Il Mose deve pagarlo lo Stato», hanno detto con una sola voce il governatore Zaia e il sindaco di Venezia Brugnaro. Il ministero guidato da Toninelli ha però rispedito al mittente la proposta e dunque della gestione del Mose se ne riparlerà più avanti.
Lo specchio acqueo e la banchina per l’accosto e l’ormeggio delle navi gasiere e per quelle che si riforniranno. Ma anche le aree attorno dove saranno realizzate le strade di collegamento con la viabilità pubblica. Nei giorni scorsi Costa Bioenergie, la società che sta realizzando il deposito Gpl a Chioggia, ha presentato all’Autorità di sistema portuale una serie di istanze di concessione, fondamentali per far funzionare l’impianto, che si trova circondato da aree demaniali portuali. Richieste che arrivano ora da un lato perché i cantieri sono praticamente finiti (mercoledì Costa ha confermato il rispetto dei termini), dall’altro perché solo di recente si è conclusa la diatriba tra Autorità di sistema e Aspo (la società legata alla Camera di commercio) sulla titolarità delle aree.
Ora però si apre un iter che potrebbe riservare qualche sorpresa. Il Porto infatti avvierà, come da prassi, un termine di 30 giorni in cui chiunque potrà presentare delle osservazioni o anche delle domande concorrenti. Ovvio che i comitati che da anni si oppongono al deposito cercheranno di convincere il Porto che le concessioni non vanno date. Il presidente Pino Musolino ha più volte espresso i suoi dubbi sull’impianto, che limita lo sviluppo di altri settori portuali (per esempio le crociere), ma se tutte le carte sono in regola (a partire dal famoso decreto interministeriale) non potrà fare granché. Per questo il Porto informerà anche il governo delle istanze, sollecitando quella «soluzione tecnicoamministrativa» di cui si è parlato in passato. (a. zo.)