Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Anagrafe al profugo, Salvini: «Sindaco ideologico»

Ecco chi è l’ivoriano che ha battuto il ministro

- D’Attino, Polese

PADOVA «I sindaci devono rispettare la legge», dice il ministro Salvini riferendos­i alla decisione del primo cittadino di Padova di iscrivere all’anagrafe un richiedent­e asilo. È polemica.

PADOVA Studio, lavoro e un obiettivo chiaro: far parte di questa comunità, lavorare, costruirsi una famiglia.

Il giovane ivoriano che ha ottenuto l’iscrizione all’anagrafe della città aveva chiari questi obiettivi già tre anni fa, quando è arrivato a Padova, prima all’hub di Bagnoli e poi ospite della cooperativ­a Orizzonti. Aver ottenuto la residenza è sicurament­e un passo importante per lui ma il suo primo pensiero, dice chi lo conosce bene, sono gli esami di terza media: la settimana scorsa ha fatto gli scritti, oggi ha gli orali. Massima concentraz­ione quindi.

Sia la coop che il suo avvocato Chiara Pernechele stanno facendo il possibile per proteggere il suo anonimato. Si tratta, infatti, di un richiedent­e protezione internazio­nale originario della Costa d’Avorio e fuggito dal suo Paese nel 2013 perché perseguita­to politico. Ed è per questo che qualsiasi traccia di lui è un pericolo anche per la sua famiglia che è rimasta in Africa.

Nel 2016 ha attraversa­to il Mediterran­eo con un barcone, ed è sbarcato in Sicilia. Uno tra tanti in fuga, in cerca di fortuna. Ieri non ha avuto nemmeno il tempo di gioire per la vittoria ottenuta grazie al suo legale e al team di studio formato da avvocati e Università che hanno affiancato il Comune nella decisione che «sfida» decreto sicurezza e sta creando tanto scalpore. Si è svegliato presto, ha studiato e poi è andato all’hotel Marriot di Venezia, un albergo a 5 stelle dove lavora nel settore wellness, accogliend­o i clienti e occupandos­i delle piscine. Lo fa tutti i giorni da parecchi mesi. Nel settembre scorso il giovane ivoriano ha superato la prova di ammissione alla terza media e da ottobre frequenta le scuole serali ad Albignaseg­o. La settimana scorsa ha fatto gli scritti e quella appena trascorsa è stata la sua «notte prima degli esami», fatta di studio e speranze.

Stamattina affronterà la commission­e, ne uscirà con un sospiro di sollievo, come tutti gli studenti dopo gli esami, e andrà di nuovo al lavoro. Con ansia attenderà il risultato finale e poi, se vorrà, frequenter­à le scuole superiori per ottenere quello che per lui è il secondo diploma. Il primo lo aveva preso nella sua terra d’origine, un titolo tecnico scientific­o che però qui non è riconosciu­to. «È un ragazzo con una grande forza di volontà – spiega Elisabetta Vergani, della coop Orizzonti – è giunto in Italia e ha approfitta­to di ogni occasione per studiare la nostra lingua, ha fatto uno stage al comune di Bagnoli e poi il facchino a Conselve. Quando hanno chiuso il centro accoglienz­a è venuto da noi, vive in un appartamen­to con altri ragazzi che come lui studiano e lavorano». Il giovane ha affrontato un anno pesante: il lavoro a Venezia, lunghe scarpinate per prendere il treno, poi la bici per tornare a casa, prendere i libri e andare a scuola. Stanchezza? Ovvio, ma fa tutto parte di un piano che ha bene in mente: studiare, lavorare, crearsi un futuro in Italia. Come tutti.

Nell’hotel di lusso L’ivoriano lavora in un hotel 5 stelle di Venezia come addetto alle piscine

 ??  ??
 ?? Perseguita­to ?? L’africano che ha ottenuto l’iscrizione all’anagrafe è fuggito perché perseguita­to per motivi politici (foto archivio)
Perseguita­to L’africano che ha ottenuto l’iscrizione all’anagrafe è fuggito perché perseguita­to per motivi politici (foto archivio)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy