Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venezia, primo Daspo a tre scatolettisti
Dovranno tenersi alla larga dalla città per 48 ore. Arrivata anche la maxi multa
VENEZIA Primo Daspo urbano a Venezia per tre scatolettisti. Per due giorni interi un macedone di 39 anni e due sloveni — un uomo e una donna di 42 — dovranno tenersi alla larga dal capoluogo. Si tratta del primo cartellino giallo di Daspo urbano staccato dal reparto operativo della polizia municipale che si è materializzato ieri tra il ponte dell’Accademia e quello degli Scalzi. Gli agenti hanno applicato il nuovo regolamento di polizia urbana.
VENEZIA Primo Daspo urbano a Venezia per tre scatolettisti. Per due giorni interi un macedone di 39 anni e due sloveni un uomo e una donna di 42 - , dovranno tenersi alla larga dal capoluogo. Si tratta del primo cartellino giallo di Daspo urbano staccato dal reparto operativo della polizia municipale guidato da Gianni Franzoi e che si è materializzato ieri tra il ponte dell’Accademia e quello degli Scalzi. I tre slavi cacciati erano verso le 15 all’Accademia e facevano il gioco di destrezza «questa vince e questa perde, indovina dove è la pallina». Il gioco delle tre carte versione Est euda ropeo che da almeno tre lustri a Venezia abbindola ingenui turisti.
Non si vince mai e quelli che fanno fiuta di vincere,sono solo i compari che fanno esca. I veneziani sono sgamati al riguardo e appena hanno visto il terzetto in azione, hanno chiamato i vigili urbani. Il trio è subito sparito ma paio di ore dopo si è materializzato sul Ponte degli Scalzi, dove gli agenti della municipale hanno effettuato il fermo e notificato il divieto di stare a Venezia e Meste per 48 ore.
Gli agenti hanno applicato il nuovo regolamento di polizia urbana che all’articolo 71 prevede sanzioni pesanti per coloro che intralciano la viabilità pedonale, per esempio piazzandosi sui ponti a fare tappo. Alcuni ponti sono contraddistinti come «rossi» nella scala di gravità dell’intralcio urbano e sono quelli di Rialto, Accademia e Calatrava. Quello degli Scalzi è in zona «arancione» ma la sanzione non è di secondo livello: 350 euro di ammenda più altri cento in base al decreto Minniti sul Daspo urbano, che diventano duecento nel caso il trio si rifaccia vivo prima di venerdì, e con l’aggravante di aver fatto intralcio in un’area tutelata dall’Unesco, articolo 5 del regolamento di polizia urbana che calca la mano sugli illeciti amministrativi compiuti nella città storica e nelle isole. Da sabato i tre scatolettisti ● Il nuovo regolamento di polizia urbna prevede il Daspo per una serie di comportamenti
● Tra questi c’è l’intralcio della viabilità pedonale davanti a chiese, stazioni, ponti: come hanno fatto i 3 scatolettisti potranno tornare a Venezia. Non per esercitare, ovviamente.
Nel caso tornino per motivi per così dire «professionali», dalla Municipale partirà la segnalazione al Questore di Venezia con la richiesta di applicare il divieto di accesso alla città, la violazione del quale diventerebbe penale.
Il Daspo cittadino si aggiunge ai Daspo previsti dalle norme nazionali che sono riservati ad ubriachi molesti, a chi compie atti contrari alla pubblica decenza e a venditori e parcheggiatori abusivi.