Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Scienza, l’Accademia dei Lincei oggi premia il virologo Palù
E a Padova nascerà il laboratorio per l’isolamento dei virus più pericolosi
PADOVA E’ il professor Giorgio Palù, presidente delle Società italiana ed europea di Virologia, ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università di Padova e direttore del Laboratorio regionale di Microbiologia, il vincitore del «Premio internazionale della Fondazione Guido Lenghi e Flaviano Magrassi 2019» per la Virologia biologica o clinica. Riceverà il prestigioso riconoscimento oggi a Roma dall’Accademia dei Lincei, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E’ l’occasione per fare il punto sulle nuove e «vecchie» emergenze, partendo dagli studi che anche l’équipe dello scienziato veneto sta conducendo sui virus Ebola, Crimea-Congo e West Nile.
«Sul primo già nel 2014 ci eravamo accorti che un farmaco regolatore del ritmo cardiaco ne blocca l’entrata nelle cellule — spiega Palù — ed è stata avviata una ricerca. Oggi però l’arma più efficace è la vaccinazione ad anello. In Europa ci sono solo casi importati di Ebola, ancora presente in Congo e Uganda, ma il nostro centro è autorizzato alla diagnosi sugli episodi sospetti, che effettuiamo sotto una cappa isolante e con l’uso delle protezioni necessarie». I virologi lavorano in un laboratorio BL3, cioè a isolamento con pressione negativa e nel quale si può entrare solo con guanti, mascherina, camice e respiratore. Ma l’Azienda ospedaliera di Padova ha avviato il progetto per trasformarlo in BL4, il livello massimo di isolamento con aria non espulsa bensì sanificata, che con l’uso di scafandro e maschera ad ossigeno consentirà agli esperti di isolare in sicurezza i virus più pericolosi al mondo. «Quanto al Crimea-Congo, trasmesso dalla zecca, abbiamo avviato nuovi studi», rivela Palù. Il cui gruppo di ricerca è stato il primo, nel 2008, a sequenziare il genoma del West Nile, identificandone il ceppo Po. E poi i ceppi Piave e Livenza e il lignaggio 2, quindi l’équipe padovana ha messo a punto un vaccino efficace al 100% nei macachi. E ora in attesa che un’azienda farmaceutica ne rilevi il brevetto.
Il contributo alla virologia riconosciuto a Palù dalla comunità scientifica internazionale parla anche della scoperta che bloccando l’interazione tra due proteine dei virus si può fermare l’infezione. Il docente ha infine sviluppato virus vettori utili alla terapia genica nel contrasto al glioblastoma, il più terribile tumore cerebrale. (m.n.m.)
Giorgio Palù
Con la mia équipe stiamo conducendo studi su Ebola, Crimea-Congo e West Nile