Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
L’art director e il volo infestato da formiche
VENEZIA In viaggio con le formiche, per otto ore. La disavventura di una art editor di New York, Charlotte Burns, è iniziata lunedì all’aeroporto Marco Polo di Venezia su un volo della United Airlines ed è terminata a Newark, New Jersey dopo una diretta tweet che ha raccontato passo dopo passo, ora dopo ora, l’avanzata degli insetti fino allo scioglimento finale dell’uscita dall’aereo. Il racconto è partito con un tweet. «Una grossa e grassa formica avanza sul mio poggiatesta. Strano». E poi una seconda sul bracciolo, una terza sullo schermo per il cinema e infine era una colonia intera che usciva spavalda dal bagaglio a mano di un passeggero. Prima, il personale di bordo le chiede di attendere il decollo. Poi le chiedono se ha pazienza di aspettare fino al pranzo. E quando le formiche clandestine iniziano a uscire dalla tana e a invadere l’aereo, la cronaca raggiunge vette narrative. «Uno dello staff mi chiede di alzarmi affinché possa passare uno straccio umido all’essenza di limone sul mio sedile. La gente mi guarda strana. Poi lo staff torna e uno dei componenti dice che ha visto una formica sul finestrino. La colonia di formiche si sta espandendo». Dopo metà viaggio si individua la fonte: il bagaglio di un passeggero. «Lo hanno preso e aperto su un sedile! Ma davvero?». E a quel punto, le formiche erano ovunque. La disavventura della Burns è stata ripresa dal quotidiano Usa Today. La compagnia ha confermato che gli insetti viaggiavano da clandestini nel bagaglio a mano di un passeggero. «Bastava impacchettare quella borsa in un sacchetto, invece di far uscire tutti gli insetti e dire che non era colpa della compagnia», il rimbrotto. «Avevo già avuto le cimici da letto – twitta - Anche il mio vicino di viaggio. Ecco perché noi due eravamo ero particolarmente sensibili». Le cimici da letto hanno ultimamente costretto tre studentesse canadesi a lasciare il loro alloggio a Venezia. L’art director e ha postato le foto dei morsi inferti dalle formiche ad un paio di passeggeri. (mo. zi.)