Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La sfida: diventare home port per gli yacht dell’Adriatico Le marine si moltiplicano
VENEZIA Bandiera blu per un marina vuol dire attenzione alla tutela dell’ambiente, raccolta differenziata, servizi adeguati, inquinamento zero, efficientamento energetico, uso di energie rinnovabili. La prima è arrivata anche in città grazie a Venezia Marina Certosa. A consegnarla ieri nelle mani del gestore Alberto Sonino è stato l’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin durante il Salone Nautico. «Venezia deve saper investire sulla nautica sostenibile, per essere all’altezza di una bandiera blu si deve seguire un percorso che dura anni — dice Sonino — poi bisogna spendersi per mantenerla. Non siamo un parcheggio per barche siamo un marina resort, Venezia ha ottime potenzialità per sviluppare l’ospitalità nell’ambito del turismo nautico ma finora ha dedicato allo scopo poche energie». Alla tesa 113 ieri ha aperto la mostra con i progetti di yacht reata lizzati da professionisti selezionati nell’ambito del concorso MuVe Yacht Projects. «La scommessa di Venezia, che lanciamo anche attraverso il Salone , è di attirare un tipo di mercato che ha ricadute positive sul territorio in fatto di posti di lavoro e professionalità d’eccellenza — ha detto il sindaco Luigi Brugnaro - Venezia si candida a diventare d’ora in avanti un home-port, sviluppando in laguna un’economia sana e positiva che porcon sé anche nuove strutture per la logistica e l’indotto». Sul tema dello sviluppo dell’economia legata al mare ci sta lavorando anche l’Unione Europea: grazie a un progetto Interregionale, con capofila il Corila, Italia e Croazia si stanno studiando le marine dell’adriatico nell’ottica di interconnessione, sostenibilità ambientale e sviluppo economico. I temi sono la sistematizzazione delle informazioni nel settore, migliorare la connettività tra marine, e la loro accessibilità. «L’ Italia e Venezia deve razionalizzare i porti turistici esistenti, dopo la crisi di dieci anni fa non è un settore in cui si possa parlare di boom ma vanno aiutati i porti esistenti — dice Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas – Il sistema Venezia ora è fatto da Marina Sant’Elena e Marina Fiorita oltre alla Certosa. Inevitabile sarà la nascita di un nuovo marina all’idroscalo di Sant’Andrea: il demanio ha già avviato una gara per assegnare lo spazio».
Oggi gli appuntamenti del salone proseguono con il concerto a Forte Marghera, si dovrà attendere il 19 ottobre invece, per vedere 14 maxi yacht regatare in bacino San Marco nella 6° Venice Hospitality Challenge firmata da Mirko Sguario e dallo Yacht Club Venezia. (e.lor.)