Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Volo di centinaia di metri sulle Alpi francesi: muore manager veneta
Aveva 41 anni, si era trasferita a Vicenza. Anziano fiorentino perde la vita sul Pelmo
FELTRE (BELLUNO) Tre giorni fa, durante un’escursione sul massiccio degli Ecrins, sulle Alpi del Delfinato, la 41enne Sonia Bof è scivolata ed è morta dopo un volo di centinaia di metri. L’incidente durante la discesa da una vetta di 3.300 metri appena scalata.
«Ho iniziato FELTRE (BELLUNO) ad arrampicare per provare una nuova ebbrezza». La 41enne feltrina Sonia Bof descriveva così, sul profilo Linkedin, una delle sue più grandi passioni. Ed è stato proprio l’amore per la montagna a esserle fatale. Tre giorni fa, durante un’escursione sulle Alpi francesi, è scivolata ed è morta dopo un volo di centinaia di metri. Insieme a due amici, di 28 e 46 anni, stava scalando il massiccio francese degli Ecrins, nelle Alpi del Delfinato. Una zona montuosa complessa a causa della sua grandezza e capace di raggiungere i quattromila metri di altitudine.
L’incidente è avvenuto alle 13.30 sul versante settentrionale mentre la cordata scendeva da una vetta di 3.300 metri che aveva appena scalato. Un appiglio di roccia venuto via, un movimento sbagliato, una distrazione, fatto sta che Sonia è caduta nel vuoto. «È scivolata in una parte facile ed è precipitata per un centinaio di metri» avrebbero detto i soccorritori. Nel frattempo è stata aperta un’inchiesta per capire cosa sia realmente accaduto. Gli altri due escursionisti, sotto choc, sono stato trasportati in elicottero all’ospedale più vicino per accertamenti.
Sonia Bof aveva frequentato il Liceo scientifico Dal Piaz a Feltre e si era poi laureata in Architettura all’università Iuav di Venezia. Dal 2017 lavorava per il gruppo Aspiag Service Srl e viveva a Vicenza. Nei due anni precedenti, da dicembre 2014 a dicembre 2016, era stata project construction & facility manager presso la
divisione ristorazione del pastificio Rana a Verona, per cui seguiva la parte tecnica di tutta la rete dei ristoranti, i progetti di sviluppo e remodelling nel campo del retail e la gestione di tempi e costi. La notizia della sua morte si è diffusa in paese solo nella giornata di giovedì quando il suo profilo Facebook si è riempito di ricordi e messaggi affettuosi da parte di persone che l’avevano sentita pochi giorni prima o accompagnata in un giro in montagna o, ancora, conosciuta al lavoro. Per tutti era una donna solare, entusiasta della vita e amante della natura. La sua passione per la corsa si era trasformata in lunghe camminate in montagna e poi in scalate vere e proprie come quella di mercoledì sulle Alpi francesi.
Ieri pomeriggio è morto un altro escursionista, questa volta sotto il Pelmo sulle Dolomiti bellunesi. Riccardo Lasi, 75enne fiorentino, stava percorrendo il sentiero che dal rifugio Venezia, a Vodo di Cadore, scende verso Brusadaz. È scivolato in un tratto molto esposto, che costeggia canali e salti di roccia, ruzzolando per decine di metri. A lanciare l’allarme alcune persone che lo seguivano e che hanno assistito alla tragedia. L’anziano non è morto sul colpo. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sbarcato con un verricello equipe medica e tecnico di elisoccorso che hanno cominciato le manovre di rianimazione. È deceduto poco dopo nel tragitto verso l’ospedale di Belluno a causa delle gravi ferite.