Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Scontro in A4, vittima una parrucchie­ra

La 22enne era in auto con un amico: indagine per capire se aveva la cintura

- Eleonora Biral Silvia Moranduzzo

VENEZIA Stava tornando a casa a Meolo con un amico giovedì sera, quando all’improvviso hanno tamponato un’altra auto lungo la A4, tra i caselli di Padova Ovest e Padova Est. E così, in un attimo, si è spenta la vita di Anya Anastasia Martello, 22enne parrucchie­ra. La giovane è morta sul colpo per le gravi ferite, mentre l’amico è rimasto ferito. La procura di Padova ha aperto un’inchiesta: bisognerà capire se l’autista era sobrio e se lei aveva le cinture di sicurezza allacciate

MEOLO

Lo schianto è stato talmente violento che è stata sbalzata fuori dall’abitacolo. Gravissime le ferite, è morta nell’impatto. Anya Anastasia Martello, 22enne di Meolo, giovedì sera stava tornando a casa insieme a un amico quando l’auto su cui viaggiavan­o ha tamponato un’altra macchina. Il conducente è sopravviss­uto, lei è finita sull’asfalto e non c’è stato più niente da fare. La giovane, di origini ucraine, si trovava a bordo di una Hyundai guidata da un coetaneo e compaesano, V. S., lungo la A4. Stavano percorrend­o l’autostrada tra i caselli di Padova ovest e Padova est, in direzione Venezia, intorno alle 20.30 per tornare a Meolo.

Ad aspettare Anya a casa c’erano il fratello maggiore Michele, che è stato adottato insieme a lei quando erano molto piccoli, la mamma che è impiegata in Save all’aeroporto e il papà che lavora in un’azienda di Meolo. Ma Anya non è mai arrivata a casa. Davanti alla Hyundai su cui viaggiavan­o c’era una Ford Fiesta, guidata da un uomo di 46 anni residente a Saonara, in provincia di Padova, che a fianco aveva una passeggera. Da una prima ricostruzi­one della polizia stradale di Padova sembra che la Hyundai abbia tamponato la Ford. Lo schianto è stato così violento che Anya, di profession­e parrucchie­ra, è stata sbalzata fuori dall’auto. L’amico che guidava è rimasto ferito ed è stato ricoverato in ospedale a Padova ma le sue condizioni non sono gravi. E’ indagato per omicidio stradale. Anche gli occupanti della Ford sono rimasti feriti in modo lieve e sono stati portati in ospedale per accertamen­ti. Per due ore l’autostrada è rimasta chiusa e si sono formati cinque chilometri di coda. La polizia stradale e i vigili del fuoco hanno faticato a rimuovere i mezzi e i pezzi sparsi lungo la strada, lavorando alla luce dei neon portatili.

Resta da verificare l’esatta dinamica dello scontro, in particolar­e per capire, oltre alle condizioni psicofisic­he del guidatore, anche se la giovane Anya avesse o meno allacciato le cinture di sicurezza visto che è stata sbalzata fuori dall’auto.

A Meolo, dove è cresciuta e viveva attualment­e, già da ieri mattina non si parlava d’altro che di Anya e del tragico destino a cui è andata incontro. Amava ballare, le piacevano la musica hip hop e il rap e adorava il suo lavoro. «Ti porterò sempre nel mio cuore sorellina mia», sono le parole del fratello Michele, accompagna­te da una foto postata sui social e riempita di cuoricini da chi la conosceva e le voleva bene. Tra gli amici di Anya la voglia di parlare è poca. «Non dimentiche­rò mai la sua gentilezza, la sua generosità era più unica che rara – ricorda un’amica - E quel sorriso che riusciva sempre a farti stare meglio. Aveva tanta voglia di vivere e di fare, mancherà a tutti quanti». Il sindaco di Meolo Daniele Pavan, a nome dell’amministra­zione, ha espresso il suo cordoglio e si metterà in contatto con la famiglia per garantirle un supporto anche psicologic­o. La data dei funerali non è ancora stata fissata.

Ritorno a casa

La ragazza stava tornando a Meolo con l’amico che guidava

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