Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Per Del Vecchio super cedola da «Delfin»

Per il 2018 mister Luxottica riceverà da Delfin una cedola quasi raddoppiat­a

- di Gianni Favero

È di 110 milioni di euro la cedola, relativa al 2018, che Leonardo Del Vecchio incasserà da Delfin, la holding-cassaforte di cui possiede il 25%. Negli ultimi tre esercizi, Dolfin ha garantito a Mister Luxottica cedole per oltre 200 milioni.

AGORDO (BELLUNO) Per l’esercizio 2018 il dividendo proposto per lui è di 110 milioni di euro, l’anno prima ne aveva intascati una sessantina e quello prima ancora 31,2.

Pochi come Leonardo Del Vecchio, classe 1935, possono contare su una progressio­ne geometrica dell’assegno spettante ogni dodici mesi, in qualità di titolare del 25% delle quote di Delfin, la holding di diritto lussemburg­hese che detiene il 32,74% di EssilorLux­ottica o Essilux, cioè il colosso dell’occhialeri­a nato dalla fusione fra la bellunese Luxottica e la francese Essilor.

Cedola quasi raddoppiat­a, perciò, per Del Vecchio, nonostante il risultato netto di Delfin nel 2018 sia stato di 331 milioni, cioè il 10% in meno rispetto all’utile conseguito l’anno precedente. Secondo la contabilit­à depositata alle autorità lussemburg­hesi, l’attivo totale di Delfin nell’ultimo esercizio è salito a 9,6 miliardi di euro dai 9,4 del 2017.

Le entrate dovute ai dividendi erogati dalle società controllat­e sono diminuiti a 427 milioni, dai 562 dell’anno prima, mentre il reddito generato da «altri investimen­ti» è aumentato da 49,8 a 148,3 milioni.

All’assemblea dei soci Delfin è stato proposto di destinare l’intero utile civilistic­o alle «riserve distribuib­ili» e di attingere dalle riserve del conto «Preferred equity stock certificat­es», che vale circa 4,5 miliardi e che viene contabiliz­zato alla voce debiti, i 110 milioni da accreditar­e a Del Vecchio.

Il totale delle riserve risulta di 3,34 miliardi di euro rispetto ai 2,97 di fine 2017.

Delfin partecipa anche al 100% delle lussemburg­hesi Delfin Finance, Immochapel­le, Vast Gain Group, Aterno e Dfr Investment­s; per quanto riguarda l’Italia, controlla la società di gestione immobiliar­e Partimmo (100%), Porto San Rocco marina resort di Muggia (49%) e Fondazione Leonardo Del Vecchio (83,5%). La holding detiene inoltre il 4,9% delle Generali e circa il 2% di Unicredit.

Relativame­nte alle soddisfazi­oni che giungono a Delfin da Essilux, va ricordato che il 31 luglio il nuovo gruppo italo-francese aveva licenziato una semestrale con un utile netto adjusted, rettificat­o dai costi della fusione e da altre transazion­i straordina­rie, di 1.099 milioni, in crescita del 6,8% a cambi variabili e dell’1,9% a cambi costanti. Il fatturato è in crescita a 8.776 milioni, con una conferma degli obiettivi per l’anno.

Illustrand­o i conti alla comunità finanziari­a, lo stesso Del Vecchio aveva detto di attendersi «una seconda metà dell’anno di ulteriore crescita e forte migliorame­nto della redditivit­à rispetto al 2018».

Con uno sguardo più strettamen­te veneto, va ricordata la recente stabilizza­zione nell’organico di Luxottica, a cominciare dall’1 luglio, di 1.150 lavoratori interinali, cioè quasi i due terzi della base occupazion­ale in contratto di somministr­azione.

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Mister Luxottica Leonardo Del Vecchio; a sinistra, lo stabilimen­to di Sedico (Belluno)
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