Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Stretta su smog e rumore vigilia di controlli a raffica con il telelaser solo 3 multe

Duemila barche registrate, 73 fermate: «Obiettivo prevenzion­e»

- A. Zo.

VENEZIA La nuova ordinanza, con le targhe alterne, gli orari, i sensi unici e i divieti, entrerà in vigore dopodomani. E già qualcuna delle categorie colpite annuncia il ricorso al Tar, sebbene pure gli stessi residenti che da anni combattono contro il moto ondoso, l’inquinamen­to e il rumore causati dal traffico eccessivo in Rio Novo non siano ancora soddisfatt­i. «Il problema saranno anche i controlli», è il refrain sui social. Ma giovedì, alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro, che nel giorno di Ferragosto ha girato la città in lungo e in largo per portare la sua vicinanza a tutti gli operatori del Comune al lavoro, c’è stato un potenziame­nto ad hoc dei quotidiani controlli nell’ambito del programma «Onda zero»: in fianco alla Polizia locale, si sono schierati anche mezzi e uomini di Guardia Costiera (un gommone), Polizia di Stato (due moto d’acqua) e Carabineri.

Sotto i riflettori sono state messe le aree centrali e più trafficate della città: Canal Grande e bacino di San Marco. I vigili hanno posizionat­o una dozzina di telelaser tra Punta della Dogana, Ferrovia, Rialto e altri punti del Canal Grande e appunto lungo l’asse Rio Novo-Rio di Ca’ Foscari, che è quello maggiormen­te interessat­o dalle nuove regole che partiranno lunedì. Sono state impegnate otto squadre tra le 8 di mattina e le nove di sera, con un presidio anche notturno. Le barche registrate dal telelaser sono state oltre duemila: 2.052, per la precisione. Solo 73 sono state fermate e sottoposte a un controllo. L’obiettivo dei vigili non erano le «imboscate», ma un’attività di prevenzion­e e dissuasion­e, tanto che si erano messi in postazioni ben visibili e con i lampeggian­ti accessi: per questo alla fine sono state staccate solamente tre multe per eccesso di velocità, una nella zona di San Marco, le altre due in Canal Grande. Un’altra decina di sanzioni sono invece state emesse per altre violazioni alle norme della navigazion­e.

Da lunedì in Rio Novo e in Rio di Noale vigerà il divieto di sorpasso, di clacson e di inversione di marcia e una distanza minima di 15 metri, estesa anche al Canal Grande nel tratto compreso tra i due rii: qui sarà inoltre vietato procedere appaiati. Per le barche da trasporto è previsto l’uso di elevatori meccanici solo a motore spento (già dichiarato «impraticab­ile», però, dalla categoria) e il divieto assoluto di transito «a vuoto», oltre al senso unico dalle 4 alle 12 in Rio Novo e Rio di Ca’ Foscari. Per i taxi senza passeggeri, sull’asse che da piazzale Roma porta al Canal Grande, dalle 4 alle 12 ci saranno le targhe alterne e da mezzogiorn­o a mezzanotte il divieto assoluto (salvo che vengano da stazi della zona); in Rio di Noale il divieto di transito a vuoto vige dalle 7 alle 10, orario in cui è previsto un senso unico solo «in uscita» verso la laguna nord. L’ordinanza dice inoltre che in via sperimenta­le si faranno delle giornate di chiusura totale di Rio Novo, per vedere gli effetti sull’inquinamen­to.

Sullo smog in quello che è divenuto uno dei rii più trafficati di Venezia la procura ha aperto un’inchiesta, delegata alla Finanza: le fiamme gialle hanno già sentito un paio di dirigenti comunali di Ambiente e Mobilità. «Il problema sono soprattutt­o i barconi di ferro con motori vecchi - dice Fabio Mozzatto, dai cui esposti è nata l’inchiesta - Le categorie dicono che lo smog arriva da piazzale Roma, ma i controlli l’hanno escluso».

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