Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il samurai del videonoleggio che sfida la pay tv e Netflix «Qui si parla di cinema»
Roberto Moro gestisce l’ultimo negozio di dvd in città: erano 20
a fine anni ’80 c’è stato il boom del mercato del videonoleggio. Mi sono quindi spostato nell’attuale negozio. Erano anni d’oro: a Mestre, in quel periodo, sono nate tante videoteche ma c’era talmente tanta richiesta che quasi tutti riuscivano a guadagnare». Una situazione che si protrae fino al 2009, quando inizia a imporsi l’online. Il settore del videonoleggio va in crisi e crollano anche le grandi catene, su tutte la multinazionale Blockbuster. Cade Golia, e cadono anche i tanti piccoli Davide. «In pochi anni le videoteche presenti a Mestre hanno chiuso una dopo l’altra - spiega Moro - è riuscito a resistere chi, come me, aveva un negozio di sua proprietà e chi era riuscito a costruirsi una clientela composta da appassionati che hanno sempre cercato la qualità del Dvd, che non sempre si trova in Internet». Ma le tante piattaforme online nate negli ultimi anni riducono ulteriormente la clientela delle videoteche. E così chiudono anche quelle più storiche. Tra le ultime, in ordine di tempo, Supervideo di via Miranese che a dicembre ha abbassato per sempre la saracinesca. «Sono rimasto l’ultimo a Mestre - spiega Moro - ma è da 7 anni che non ci sono guadagni: si sopravvive. Sono rimasto aperto perché ho sperato che prima o poi il mercato ripartisse. Da qualche mese, però, ci hanno abbandonato anche le case produttrici che non forniscono più locandine e cartelloni pubblicitari» Ma ci sono ancora clienti? «Ci sono quelli storici, che mi chiedono sempre di andare avanti. Non sono solo anziani con poca dimestichezza con internet e le nuove tecnologie, alcuni sono giovani che amano discutere di cinema e farsi consigliare su pellicole poco conosciute. Ma purtroppo non basta».