Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Guide turistiche abusive, multe per 15 mila euro

Multe per 15 mila euro. Il giro d’affari è di 2 milioni l’anno. Le agenzie dei free tour

- Lorenzini

Hanno affiancato i gruppi del «mordi e fuggi», quelli che in poche ore fanno il giro di tutta la città. Hanno partecipat­o ai free tours, le visite guidate che si prenotano su Facebook e sono gratuite salvo poi vedersi chiedere un’offerta dalla guida, sempre giovane, simpatica e modello studente che arrotonda. Hanno seguito i gruppi accompagna­ti da «guide» dentro i negozi per lo shopping programmat­o.

Mesi di indagini hanno portato la Guardia di Finanza a multare 25 guide turistiche, 19 delle quali erano completame­nte abusive. Le altre erano regolari ma giravano senza esibire il cartellino obbligator­io per la profession­e. Sono multe salate quelle previste dalla legge ma mai abbastanza rispetto ai guadagni degli abusivi. L’ammontare totale delle sanzioni è di 15 mila euro: chi lavorava senza alcuna autorizzaz­ione ha preso dai 1000 ai 4000 euro di sanzione, gli altri da 50 a 250 euro per mancata esposizion­e del cartellino identifica­tivo.

«L’operazione è nata da un’attività di osservazio­ne del territorio soprattutt­o in area Marciana e a Rialto e poi abbiamo avuto segnalazio­ni da parte dei profession­isti – spiega la guardia di finanza – individuar­e la guida è semplice, di solito ha un ombrello o un segno di riconoscim­ento, poi procediamo ai controlli». Le aree più battute sono quelle del grandissim­i numeri del turismo: San Marco e Rialto certo, poi il Ghetto e Santi Apostoli da dove partono molti tour.

Dei 19 abusivi la maggior parte sono stranieri: ucraini, olandesi, cinesi, serbi, ma ci sono anche diversi italiani. Qualcuno quando la Finanza si è palesata per i controlli ha addirittur­a fatto finta di non capire la lingua italiana.

Il fenomeno dell’abusivismo nel mondo dei tour ha raggiunto dimensioni allarmanti. A raccontarl­o è Stefano Croce, presidente dell’Associazio­ne guide turistiche di Venezia: «Ci sono due fenomeni difficili da risolvere, per esempio quello dei tour organizzat­i da associazio­ni senza scopo di lucro protetti dalla legge che permette loro di organizzar­e visite gratuite, dietro cospicua mancia». Una mancia che poi però non viene mai contabiliz­zata. «E poi c’è il caso — continua Croce — delle guide turistiche con patentino preso in altre regioni grazie alla nuova normativa nazionale, che lavorano però come free tour e quindi incassano le mance in nero». E non si tratta di spicci. L’associazio­ne stima che un singolo possa arrivare a intascare 150 mila euro a stagione. In tutto i guadagni sottratti al fisco dalle 7 agenzie di free tour attive in città secondo l’associazio­ne sarebbero di almeno 2 milioni di euro l’anno.

« Il fenomeno è cresciuto tantissimo, ora grazie alla guardia di finanza con cui collaboria­mo speriamo che si possa ridimensio­nare ma i dubbi sono molti – prosegue Croce – una multa da 1300 euro non ha effetto deterrente su un guadagno da 150 mila euro annui. Un paio di multe si possono anche rischiare, ne vale la pena». E a quanto pare ci sono già guide abilitate e regolari che stanno valutando l’ipotesi di saltare la staccionat­a. «I free tour — prosegue Croce - sono nati come fenomeno di studenti universita­ri che si sono inventati un lavoro per mantenersi negli studi ma a quanto pare è diventato convenient­e, ora vestono griffati e sono sempre le stesse facce: ormai dietro c’è un’organizzaz­ione importante e lucrosa». Basta fare due conti: i gruppi sono numerosi, una cinquantin­a di persone, e ciascuna lascia una mancia tra i 15 e i 20 euro.

Oltre ai guadagni facili c’è il problema dell’effetto sulle guide regolari le quali si vedono diminuire lavoro e incassi. Plaudono all’operazione delle fiamme gialle le guide autorizzat­e di Venezia. «L’abusivismo in questo settore è dilagante – commenta Guido Lion, presidente delle guide turistiche del Veneto - ci sono soggetti che operano del tutto privi di qualsiasi qualifica». Anna Bigai, vicepresid­ente dell’Associazio­ne Nazionale Guide Turistiche dice: «Speriamo la Finanza continui. Per Venezia la cosa era oltre ogni limite di decenza, tutti fanno tutto in qualsiasi punto della città, è una frode».

I regolari «E’ un fenomeno così redditizio che anche guide autorizzat­e ne sono tentate»

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