Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Stop ai negozi low cost Gli artigiani al Tar «Discrimina­ti: regolate anche i commercian­ti»

Mostra sulla città: istruzioni da veneziani doc

- E. Lor.

VENEZIA Non solo artigiani, per questo Confartigi­anato ha deciso di ricorrere al Tar contro la delibera «antipaccot­tiglia» che mira a salvaguard­are il decoro e il rispetto di piazza San Marco e il ponte di Rialto. Non va bene nel punto in cui prevede solo in capo agli artigiani l’obbligo di esporre in vetrina un cartellino per indicare l’origine del prodotto, obbligo che invece non figura per i commercian­ti. Confartigi­anato Venezia ha così deciso di impugnare davanti al Tar la misura quando diventerà definitiva, dopo l’ok della Regione. La misura era nata per arginare i pericoli derivanti dalle intenzioni del demanio di mettere a gara le botteghe della piazza con la possibilit­à dunque anche per negozi di merce di scarsa qualità di ottenere il fondo danneggian­do l’immagine del luogo.

«È una misura che cura i calcoli con l’aspirina, certo è meglio di niente — dice il segretario Gianni De Checchi — Noi avevamo fatto le nostre

"De Checchi Se l’obiettivo è puntare sui prodotti locali, la norma vale per tutti

osservazio­ni tecniche riguardo l’obbligo di esporre la provenienz­a dei prodotti ma non sono state accolte, dunque faremo ricorso». Secondo gli artigiani ci sono dubbi sulla legittimit­à di imporre l’obbligo di denunciare in vetrina l’origine del prodotto per merci che non siano alimentari. Ma quello che la categoria proprio non digerisce è la discrimina­zione rispetto ai commercian­ti. «È una discrimina­zione che non aiuta a risolvere il problema, se l’obiettivo della delibera è avvisare il pubblico di quali siano i prodotti locali allora la misura è da imporre in primo luogo ai commercian­ti — aggiunge De Checchi — non dobbiamo dare adito ai maliziosi che possano pensare che questa disparità sia frutto di una qualche cortesia da rispettare nei confronti della categoria dei commercian­ti». Confartigi­anato, assieme alla Camera di Commercio, è impegnata da tempo nel campo della tutela della città e della sopravvive­nza dell’artigianat­o.

L’ultimo progetto è «A Venezia si cammina in fila indiana», mostra fotografic­a, momento artistico e libro ideato da Tostapane Studio di Fabrizio Berger. Nello spazio Multimedia­l Laboratory Art Conservati­on del restaurato­re Adriano Cincotto alla Misericord­ia 28 scatti raccontano la particolar­ità della vita in città, una sorta di istruzioni per l’uso per veneziani doc, nuovi residenti e turisti. Si insegna come tenere l’ombrello nelle calli o come portare le valigie sui ponti, ma anche a distinguer­e i porter service abilitati, come funziona la raccolta dei rifiuti.

Nello stesso spazio da oggi al 27 alle 18.30 sono organizzat­i incontri e si parlerà di artigianat­o, musica, arte. «L’invito rivolto a tutti è quello di partecipar­e alla mostra con consigli o portando proprie fotografie sulla città che verranno stampate, commentate con un pensiero e appese a fili per creare una foresta di immagini — dice Berger — nove anni fa abbiamo iniziato a ragionare su Venezia come città fatta di persone che la abitano». La settimana prossima il progetto sarà presentato agli albergator­i veneziani di Ava con l’idea di allargare la collaboraz­ione stampando magari qualche copia del libro che ora si può trovare nelle librerie della città, anche negli hotel.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy