Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Stipendi, chimici in vetta tra gli operai Terziario in coda
VICENZA (a.a.) Gli stipendi degli operai dei principali comparti variano dai 25.270 euro del terziario ai 30.562 della chimica. Lo dice una rilevazione nel Nord Italia delle principali sezioni di Confindustria, da Vicenza a Cuneo, su duemila aziende associate. E si conferma la «fame» di tecnici: «I nostri 50 soci che hanno partecipato all’indagine negli ultimi 30 mesi hanno fatto 210 assunzioni. Il 60% erano diplomati Its» dichiara Laura Dalla Vecchia, presidente della sezione Meccanica dell’associazione vicentina.
«Il salario medio lordo annuo degli operai si attesta sui 29.550 euro» spiega la ricercatrice Miriam Quarti. Ne emerge sempre a livello medio, che «la retribuzione quest’anno è aumentata dell’1,6%. È poco – osserva la studiosa – l’inflazione prevista è dello 0,8%. C’è un margine di meno di un punto». Guardando alle categorie si vede che ai più remunerati (chimici) seguono alimentari (29.532 euro medi), meccanici (29.521 euro), operai della gomma plastica (27.093) e tessili (25.857). «Ma l’operaio generico, sviluppando professionalità e competenze, arriva a guadagnare molto di più: il punto è che è sempre più difficile trovarli» osserva Dalla Vecchia. Lo studio di Confindustria evidenzia che per i quattro comparti analizzati nel Vicentino – meccanica, tessile, gomma e legno – ci sono altrettante figure professionali estremamente ricercate: si tratta del manutentore meccanico, del pellicciaio, del manutentore per macchine per la plastica e del falegname».