Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venezia e l’Ermitage accordo culturale per affrontare il futuro dei musei
Ricerca, borse di studio, scambi di opere d’arte. Il sodalizio tra la città di Venezia e il museo Ermitage di San Pietroburgo si rinsalda e rinnova. Ieri, a Palazzo Ducale, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il direttore del museo statale Ermitage di San Pietroburgo Michail Piotrovskij hanno siglato il protocollo d’intesa per l’organizzazione e l’attuazione della collaborazione scientifico-culturale «Ermitage Italia». Un patto quinquennale che conferma l’accordo di collaborazione già sottoscritto il 26 novembre 2013, per produrre nuovi progetti, scambi e realizzare già l’anno prossimo una catalogazione approfondita delle collezioni d’arte italiana dell’Ermitage. Nonché allargare il dialogo culturale anche all’arte contemporanea, promuovendo scambi interculturali tra i giovani. «Il rapporto tra la Russia e Venezia risale a Pietro il Grande – ha commentato Piotrovskij – La nostra collaborazione deve continuare ed essere un esempio di come dovrebbero andare i rapporti internazionali».
Confermata anche la presenza della sede operativa e di rappresentanza del centro scientifico e culturale «Ermitage Italia» in Piazza San Marco, nelle Procuratie vecchie. La firma del protocollo è stata l’atto di apertura del convegno «Musei e questo futuro. Tempi di cambiamento». «Abbiamo dodici musei, palazzi monumentali, un patrimonio di opere d’arte di cui ancora non conosciamo l’esatta consistenza – ha dichiarato Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia – In un mondo sempre più liquido e digitalizzato, dobbiamo rimettere in discussione la parola stessa di museo e porre al centro il pubblico». Interrogativo aperto, infatti, è come coinvolgere il più possibile i giovani e avvicinarli alla cultura. Argomento al quale si è ricollegato il sindaco Brugnaro, ricordando la recente esperienza a Copenaghen al «Cities Climate Leadership Group»: «La lotta al cambiamento climatico è prima di tutto un grande percorso culturale, in cui tutti siamo coinvolti, soprattutto i giovani. Ai direttori dei musei chiedo quindi di affrontare questa sfida: non solo tutelare il patrimonio antico, ma trovare strumenti per il coinvolgimento dei giovani e valorizzare il loro talento».