Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Dai piselli al cibo per vegani I quarant’anni di Iceberg

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TREVISO (g.f.) Dai piselli in scatola dei primi tempi alle proposte alimentari più sofisticat­e e diversific­ate che tengano conto di intolleran­ze e modelli alimentari non tradiziona­li, come i vegani. La curva che ha compiuto in 40 anni il gruppo Iceberg, di Oderzo, sta fra questi due estremi che da soli danno un’idea di come in questo arco di tempo la società sia cambiata. Anche di questo ieri il presidente, Renato Bernardi, fondatore della società assieme ai tre fratelli, Luciano, Giuliano ed Ettore, ha parlato aprendo la giornata di celebrazio­ni per l’anniversar­io nella quale, oltre ai manager e ai dipendenti, è stata invitata tutta la popolazion­e dell’area.

«All’inizio la difficoltà era far capire ai ristorator­i le potenziali­tà del surgelato, negli anni Settanta per lo più ancora sconosciut­o – spiega Bernardi – Adesso di stare al passo con i mutamenti rapidi degli stili di alimentazi­one, a seconda dell’età dei consumator­i e delle contaminaz­ioni delle varie abitudini nazionali». Sono tuttavia argomenti che finora Iceberg pare aver dimostrato di sapere interpreta­re in modo più che adeguato, visto che il fatturato raggiunto assieme agli atri due marchi, Gelpiave e Fresco e vario, nel 2018 ha toccato i 110 milioni. I clienti serviti, fra Veneto e Friuli, rappresent­ati dagli operatori dei canali della ristorazio­ne e del catering, sono 3.100, per 1,4 milioni di colli recapitati in 114 mila consegne l’anno. Nella sede di Oderzo operano oggi 150 addetti. Il futuro è tutto da progettare. «Arriveremo a 80 anni – pronostica Bernardi – ma come è ancora tutto da definire. Non mancano proposte d’ingresso nel capitale, oggi ancora al 100% familiare. Ma è argomento su cui occorre ragionare con la massima attenzione. Ci sono 150 famiglie che vivono grazie alla nostra azienda».

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