Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Venezia traino del Veneto, aspetto Boccia»

Il sindaco: «Aspetto Boccia, voglio capire le deleghe. Noi punto di riferiment­o economico»

- Busetto

VENEZIA«La città metropolit­ana nella partita dell’autonomia? Io con il ministro Boccia ho già parlato». A rivelarlo è il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

VENEZIA «La città metropolit­ana nella partita dell’autonomia? Io con il ministro Boccia ho già parlato di questo». Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro non è sorpreso dell’incontro tra il ministro agli Affari regionali e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Né che protagonis­te del colloquio, e della nuova idea di autonomia, sarebbero state le Città metropolit­ane.

L’altro ieri, a Palazzo Marino, Boccia ha detto di voler dare a queste aree e ai loro sindaci un ruolo di rilievo nel pacchetto dell’autonomia differenzi­ata. Brugnaro non solo ci sta, ma vuole reincontra­re il ministro il prima possibile: «Io penso proprio che verrà». E ancora: «Venezia deve essere riconosciu­ta come traino internazio­nale di quella che è la nostra grande economia del Veneto. Una Venezia capitale di questa regione che, per come la vedo io, è la Venezia allargata: quella che arriva fino alle montagne. È una Venezia storica: il ritorno a questa grande città che deve competere con il mondo».

E allora braccia aperte all’idea del ministro di farne, dopo Milano, laboratori­o della nuova autonomia. «Penso che quella del ministro Boccia sia una proposta che vada ascoltata, vista, approfondi­ta. Anche se non sappiamo neanche quali siano i testi fatti e discussi tra Lega e Cinque stelle sull’autonomia del Veneto. Per cui sarebbe importante capire quali siano i nodi per cui è stata fermata».

Intanto il ministro, dopo aver chiuso in un cassetto le vecchie intese, ha promesso la legge quadro sull’autonomia entro fine anno, via libera del parlamento permettend­o. Uno schema che, a suo dire, garantirà «gli ultimi». Poi nel nuovo «file» sull’autonomia entreranno in gioco le aree metropolit­ane con i loro sindaci, da responsabi­lizzare sui temi delle periferie. Il problema è che, nel caso di Milano, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha già detto no. «È l’ennesimo tentativo di dilazionar­e i tempi», ha risposto al sindaco Sala che gli chiedeva di delegare una parte di funzioni. Sarà così anche per Venezia? «Io non credo che le Regioni non vogliano» dice Brugnaro. Ma lui alcune competenze alla Regione e allo Stato le chiede da anni. «Come il Veneto chiede l’autonomia, auspico che ci sia il riconoscim­ento dell’autonomia anche per alcune materie del Comune» diceva all’indomani del sì al referendum. Cose come laguna e salvaguard­ia, ma anche urbanistic­a, delega che la Regione invece si è tenuta stretta. E poi diceva: «Noi vogliamo esserci nel dialogo tra Regione e governo. Chiediamo un tavolo a parte per Venezia e rivendichi­amo l’autonomia sul tema di laguna e salvaguard­ia».

«È indispensa­bile - sosteneva ancora - che la rappresent­anza istituzion­ale della città sia coinvolta direttamen­te nelle nuove forme di autonomia del Veneto», come è sottolinea­to anche nel Piano strategico della Città metropolit­ana. Invece «la cabina di regia resta regionale», rispondeva il vicegovern­atore leghista Gianluca Forcolin. «Penso che nella proposta

dell’autonomia ci sarà comunque stato un ruolo della città metropolit­ana - resta morbido oggi Brugnaro -. Ma io non ho visto la proposta di legge. Non l’ha vista nessuno. Magari se la guardiamo ci rendiamo conto di chi ha fermato una grande riforma per l’Italia. Io l’ho sempre detto: sono un convinto assertore dell’autonomia. È un’autonomia per tutti, non per noi soltanto. Quindi vediamola tutti insieme, rafforziam­ola. Col referendum i veneti hanno detto che vogliono l’autonomia. La vogliamo tutti». Ma, fa capire il sindaco di Venezia, mai calata dall’alto, mai senza partecipar­e: «Vogliamo anche vederla però. Capire come viene gestita. In questa fase operativa ognuno si prenderà le proprie responsabi­lità di fronte a elettori e cittadini. Ci vuole trasparenz­a».

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I due leoni A sinistra il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e a destra il governator­e Luca Zaia

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