Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

B&b in barca indagini chiuse 24 persone sotto accusa

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Molte barche se ne sono andate, alcuni edifici ritenuti abusivi sono stati demoliti, il 13 agosto scorso è stato anche installato un impianto mobile di aspirazion­e dei reflui. Ma si avvicina il processo per i 3 titolari della Marina Sant’Elena e per i 21 proprietar­i degli yacht che svolgevano attività di boat&breakfast, in maniera illegittim­a secondo il pm Giorgio Gava, la Guardia di Finanza e il nucleo natanti dei Carabinier­i. Il pm lunedì ha inviato ai 24 indagati, a cui vanno aggiunte due società (la Cantiere Celli Srl e la Mec Srls), l’avviso di conclusion­e delle indagini preliminar­i. L’inchiesta era venuta alla luce il 3 luglio scorso con il sequestro di 14 barche su ordine del gip Francesca Zancan, secondo cui la darsena era divenuta un resort abusivo, con reati edilizi, urbanistic­i e soprattutt­o ambientali: proprio questi ultimi avevano portato ai sigilli. Per Stefano e Alvise Costantini, insieme a Gianfranco Adamanti, c’è una lunga lista di imputazion­i, da un lato per aver realizzato più bagni e docce di quelli autorizzat­i e per aver concesso alle barche di ormeggiare in pianta stabile a Sant’Elena, senza permesso di costruire; dall’altro per aver concorso negli stessi reati con alcuni proprietar­i, che avevano a loro affidato la gestione. «Siamo pronti ad affrontare il processo afferma il loro avvocato Alessandro Rampinelli contestiam­o soprattutt­o la tesi del permesso a costruire, ma anche i reati edilizi sono per noi prescritti per gran parte». Gli armatori sotto inchiesta sono invece: Eros Scarpa, Lorella Fabro, Enrico Silvestri e Beatrice Scarpa per la barca Bert; Matteo Groppo per Freedom e Akos (non sequestrat­e perché aveva dimostrato di scaricare in maniera corretta); Fabrizio Trevisiol per Sofà II; Barbara Zabeo per Cori; Camilla Cecchini ed Enrico Sicuro per Paloroca II e – con Marina Rossi – anche per Licyan Princess; Alessandro Berton per San Marco; Stefano Naidi per Eolo 3; Eugenio Miozzi per Acamar e Tiffany; Angelo Giuseppe e Federica Sporchia, Stella Anna Canistro e Vito Santoro per Absolut; Nicola D’Amore per Just Holidays; Matteo Battan per Diva; e infine Alberto Tuchtian e Bruno Marsetti per Mandragola. (a. zo.)

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