Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Lido, la piscina ancora ferma «Più garanzie» Il nodo trasporti
La piscina sarà olimpionica, omologata dalla Federazione Italiana Nuoto ma l’accesso dei bus è incompatibile con le strette vie dell’area. A dirlo sono i tecnici nel parere allegato alla proposta di delibera con cui Ca’ Farsetti intende chiudere una partita aperta da 13 anni, quella dell’ex La Fontaine. Alberoni srl di Fabrizio De Col ha già realizzato una struttura da 36 camere a uso foresteria e una piscina olimpionica, in base a una convenzione firmata con il Comune nel 2007 ma il progetto è risultato economicamente non sostenibile. Ora chiede il cambio d’uso della foresteria in ricettivo, 16 camere aggiuntive e 3150 metri quadrati di terreni circostanti per poter omologare la pisci-na. In cambio costruisce due campi da bocce a Ca’ Del Moro per la Bocciofila attiva ora in quei terreni con strutture precarie e un edificio per gli stradini, anch’esso al momento in condizioni pessime. Ieri si sono riunite nuovamente le commissioni consiliari dopo un primo esame che aveva suscitato dubbi tra gli stessi fucsia. L’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin ha annunciato nuovi emendamenti per rispondere ai problemi ancora aperti. «Noi ci troviamo a mettere mano a una situazione esistente, è una delle 97 convenzioni urbanistiche rimaste inattuate cui vogliamo rimediare – spiega De Martin – quanto al problema dei bus si può prevedere un servizio che vada a prendere gli atleti al Tronchetto». Saverio Centenaro (Fi) visti i trascorsi della Alberoni srl chiede che il cambio d’uso sia concesso contestualmente alla avvenuta realizzazione degli oneri. Anche Sara Visman (M5s) chiede garanzie: «Come si tutela il Comune nel caso in cui poi la piscina, principale beneficio pubblico, non venga omologata?». «È la prima piscina olimpionica del territorio, già alcune società sportive si sono fatte avanti per gli allenamenti, il Comune la avrà 15 giorni l’anno per organizzare gare – dice il prosindaco del Lido Paolo Romor – e ben vengano nuove stanze perché al Lido ne mancano». (e.lor.)