Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Il Casinò di Ca’ Noghera al Tronchetto»

La proposta degli autonomist­i per la doppia sede. Zecchi: «Le ricette chiedetele agli unionisti»

- Giacomo Costa

VENEZIA «È vero, la titolarità del Casinò, come concessa dallo Stato, è della città insulare. Ma basterebbe trasferire la sede di Ca’ Noghera al Tronchetto, raggiungib­ile in auto ma comunque all’interno dei confini di quello che sarebbe il nuovo Comune di Venezia». Gian Angelo Bellati risolve così il nodo della casa da gioco, uno dei più intricati in vista del referendum per la separazion­e di laguna e terraferma. Anche perché è proprio Ca’ Noghera a portare gli introiti maggiori. Ieri, assieme a comitati e associazio­ni, Bellati è tornato a interpreta­re la voce degli autonomist­i (guai a chiamarli «separatist­i», per loro non sarà una divisione ma un «ripristino», «mandare indietro l’orologio di cento anni», ribadiva convinta un’attivista). I sostenitor­i del Sì vogliono disinnesca­re quello che definiscon­o «terrorismo informativ­o» da parte della giunta Brugnaro: «Minacciano querele, paventano la sospension­e dei servizi, il sindaco dice di non voler fare campagna ma manda i suoi assessori a parlare per lui in television­e e invita all’astensioni­smo — incalza l’economista — Dicono che forniranno un dossier con tutti i “disastri” che seguiranno la divisione, ma non l’abbiamo ancora visto».

Per gli autonomist­i terraferma e laguna sono ormai troppo diverse e troppo problemati­che per poter convivere sotto una stessa amministra­zione, serve un governo specifico per ciascuna delle due realtà. «Piazza Ferretto è area depressa, Venezia si spopola, finché resterà tutto uguale le cose non cambierann­o», insiste Giovanni Armellin di MuoverSi. Alla domanda su come la separazion­e possa aiutare il commercio mestrino o la residenzia­lità lagunare Stefano Zecchi replica seccato: «Chi chiede ricette agli autonomist­i è affetto da strabismo, la domanda va rovesciata e posta agli unionisti: funzionano le cose oggi?». «Se volessi fare l’assessore al Commercio, mi candiderei», aggiunge Debora Esposti, del comitato per l’autonomia di Mestre, che però qualche idea su come rivitalizz­are il tessuto commercial­e della terraferma ce l’ha. «Plateatici gratuiti a chi resta aperto fino alle 23, ad esempio, ma le proposte sono tantissime», specifica. Ottavio Serena, consiglier­e del Gruppo Misto, anticipa un incontro lunedì in cui assieme a Renzo Scarpa porteranno i dati di bilancio delle varie aree del Comune, «per mettere a tacere gli allarmismi», mentre domani alle 18.15, al Café Italia a Mestre è previsto un nuovo confronto, come ricorda Maria Laura Faccini di Mestre Mia.

«Brugnaro dovrebbe ricordarsi che, anche ammesso che vada a votare il 20 per cento della popolazion­e e che solo la metà di questi si schieri per il sì, sarà un dieci per cento di residenti che non lo voterà alle elezioni. Dovrebbe farsi meglio i conti», ha concluso Zecchi.

Proposte Plateatici gratis a Mestre per avere più persone in piazza

 ?? Ex candidato ?? Bellati si alleò con Brugnaro al secondo turno
Ex candidato Bellati si alleò con Brugnaro al secondo turno

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